Ai campionati del mondo di Chanbara, la spada giapponese, show degli atleti casertani: tre medaglie conquistate
C’è qualcosa di speciale nell’energia che scaturisce da una competizione internazionale, soprattutto quando i protagonisti sono atleti che rappresentano la tua città con orgoglio. E così è stato per i casertani che hanno partecipato al 48° Campionato Mondiale di Chanbara, svoltosi a Tokyo, un evento che ha visto l’affermazione di alcuni dei migliori talenti provenienti da Caserta.
Questo campionato, una delle manifestazioni più prestigiose nel mondo della Chanbara (la scherma giapponese con spade ad aria compressa), ha visto ben tre casertani salire sul podio, confermando la forza e la determinazione di una città che ormai è diventata un punto di riferimento nel panorama internazionale di questo sport.
Chanbara d’oro: show del casertano Mercone
La Chanbara è una disciplina che combina la tradizione del Kendo con l’innovazione delle spade ad aria compressa, ed è praticata in tutto il mondo, ma è in Giappone che la competizione raggiunge il suo apice. A Tokyo, cinque atleti casertani si sono sfidati insieme a oltre ottocento partecipanti provenienti da diciotto nazioni, portando a casa risultati straordinari.
A guidare il gruppo, come sempre, ci sono gli atleti dell’Olimpia Sport A.S.D. di Sant’Angelo in Formis e Pastorano, sotto la guida esperta dell’istruttrice Rita Sabatasso, cintura nera 5° Dan e campionessa mondiale.
Tra i protagonisti di questa storica impresa, Jacopo Mercone ha scritto una pagina d’oro nella storia del Chanbara italiano. In una categoria con ben duecento atleti, Jacopo ha conquistato la medaglia d’oro nella specialità della spada corta per cinture colorate, diventando campione mondiale.
Ma non si è fermato qui: nella specialità della spada lunga a una mano, in un altro gruppo competitivo con centotrentadue atleti, ha ottenuto il secondo posto, aggiudicandosi la medaglia d’argento e il titolo di vicecampione mondiale.
Medaglia anche per De Simone
Accanto a lui, Martina De Simone ha portato a casa una medaglia di bronzo nella spada lunga con scudo per cinture nere, una categoria davvero difficile, in cui si confrontano le atlete più esperte e preparate a livello mondiale. La sua performance è stata una delle più applaudite, e la sua medaglia rappresenta una vera e propria vittoria, soprattutto considerando la qualità delle avversarie.
Non meno importanti sono i risultati di Francesco Silipo, Angelo Penna, Amalia Veglia Tranchese e Viktorija Terzijeva, che pur non riuscendo a salire sul podio, si sono fermati ai quarti di finale, dimostrando una grande tenacia e capacità di lottare fino all’ultimo colpo.
Un altro atleta degno di nota è stato Fabio Cuccurullo, che, pur non facente parte della nazionale FESCI, ha partecipato alla competizione a livello individuale e ha conquistato una medaglia di bronzo nella stessa categoria di Jacopo Mercone. Una vittoria che evidenzia la qualità del lavoro svolto anche da chi non è parte ufficiale della squadra nazionale.
Il campionato mondiale di Chanbara ha visto la partecipazione di atleti da tutto il mondo, ma i casertani hanno dimostrato ancora una volta che quando c’è passione, impegno e una guida esperta come quella di Rita Sabatasso, i risultati non possono che essere straordinari.
Gli ingredienti del successo: tenacia, determinazione e costanza
Michele Sabatasso, presidente dell’Olimpia Sport, ha sottolineato come il titolo mondiale di Jacopo sia il frutto di tanto lavoro, ma anche di una grande forza di volontà. La tenacia, la determinazione e la costanza negli allenamenti sono i veri ingredienti del successo, e i casertani lo hanno dimostrato ampiamente, scrivendo una nuova pagina di gloria per il Chanbara italiano.
Il 2024 è stato un anno che resterà nella memoria di tutti gli appassionati di questo sport, ma se c’è una lezione che possiamo trarre da questa esperienza è che, per arrivare lontano, non basta solo il talento: ci vuole una grande squadra, una guida esperta e, soprattutto, una passione che non conosce confini.