CASERTA (di Domenico Landolfo) – Questo 24 giugno 2022 può essere una data simbolo per la JuveCaserta Academy che verrà. Al termine di un’annata che non è stata coronata dal successo finale, ma che ha saputo far riassaporare al popolo casertano la gioia del tifo per i colori bianconeri, è giunto il momento di tracciare una riga e ripartire, verso un futuro che ad oggi ha ancora delle incertezze, come quelle legate ad una struttura di gioco del tutto agibile e funzionale alle necessità di squadra e tifoseria. Quello che però è un messaggio chiaro ed inequivocabile è che, forse per la prima volta dopo tanto tempo, c’è voglia di basket nella città della Reggia, e attorno alla JCA c’è fermento.
Abbiamo affrontato le tematiche tecniche e non solo col Direttore Tecnico, Ferdinando Gentile, che non è solo il capitano dello scudetto, ma al momento rappresenta il faro del movimento bianconero che deve affrontare la difficile transizione del ritornare nel basket che conta da un mare tempestoso. Con le dovute differenze e proporzioni, questo è un percorso che proprio Nandokan ben conosce, per averlo vissuto all’epoca del grande salto della Caserta dei canestri, dalla A2 del palazzetto di Viale Medaglie d’Oro alla A1 di Oscar, allo scudetto e al Palamaggiò, oggi purtroppo tristemente dimenticato.
Che Caserta abbia fame di pallacanestro si è visto anche col camp (qui il link all’articolo) a cui il Direttore Tecnico ha dedicato le ultime settimane, visionando e, soprattutto, facendo divertire, i duecento e più ragazzi fra 2004 e 2017 che hanno avuto la possibilità di condividere un’esperienza di crescita sui campetti di via G.M. Bosco dedicati a Emanuela Gallicola, ma anche di conoscere Alessandro Gentile e alcuni dei giocatori della Ble della stagione appena trascorsa.
Un successo di tre settimane che ci porta a chiedere al DT bianconero se proprio questo entusiasmo ed affezione alla squadra siano stati il vero obiettivo raggiunto e superato di questa stagione. La risposta dell’Uomo dell’ultimo tiro non sorprende: “Il ritorno della tifoseria ed il calore mostrato dalla stessa dopo la riapertura al pubblico del palasport hanno certamente rappresentato la nostra più importante vittoria. Ed è da questa che ripartiremo nel programmare la prossima stagione per cercare risultati che possano essere sempre più in linea con la tradizione cestistica casertana e con la passione dei nostri tifosi”.
Passando poi dal piano squisitamente ambientale a quello del parquet in senso proprio, è visibile come si sia ancora alle prime battute di un processo di costruzione che passerà anche e soprattutto dalla riforma dei campionati professionistici che verrà a creare ben 4 leghe (A, A2, B1 e B2 a voler semplificare) a partire dal 2024. È forte quindi la necessità di farsi trovare pronti: “Certamente la riforma dei campionati impone scelte diverse da quelle preventivamente ipotizzate al momento del varo del nostro programma societario; è presto per dire quali e se ci saranno effetti benefici per il movimento cestistico dalla riforma, ma è indubbio che qualcosa va fatto per «rivitalizzare» uno sport che in questi ultimi lustri, con l’avvento di un professionismo esasperato, ha perso parte del suo appeal. Di certo sarà necessaria anche un’azione di promozione per rendere più appetibile l’ingresso di sponsor e finanziatori. In questa direzione va, ad esempio, l’obbligo di dover usufruire di impianti adeguati non solo per la serie A ma anche per i campionati di B e C”.
Se il tema impianto è uno di quelli su cui ci sarà ancora da vivere una rovente storia, l’estate è fatta per parlare anche e soprattutto di mercato, e la verità è che nel mondo della pallacanestro non si commercia solo in cestisti ma anche e soprattutto in titoli.
L’agenzia Spicchi d’Arancia nelle ultime settimane aveva riportato di un possibile interessamento – immediatamente smentito da parte dei vertici societari – di Caserta per un titolo di B. Affidandoci alle parole che erano arrivate dalla società e considerando che di quelli “appetibili”, il titolo di Molfetta è stato ceduto a Cassino e che l’unico che resta “a disposizione” è quello di Stella Azzurra Roma 2 (su cui è fortissimo il pressing di Pescara), è bene che la Caserta del parquet si interessi alla costruzione di una squadra che possa quest’anno centrare l’obiettivo promozione.
A tal proposito Nando Gentile frena le perplessità sulle tante chiacchiere in rete, sottolineando come “È presto per parlare della prossima stagione, alla quale stiamo già lavorando fin dal giorno successivo al termine del campionato 2021/22. Stiamo cercando di approfondire i vari aspetti legati alla riforma dei campionati prevista dalla FIP per cercare di trovare le soluzioni più opportune per continuare nel nostro programma di crescita che non è solo sportivo, ma investe anche l’aspetto sociale soprattutto dei giovani che cerchiamo di legare in maniera sempre più numerosa alla pratica dello sport e della pallacanestro, in particolare. Ed è in questa direzione che si sviluppano le linee guida degli accordi di collaborazione intrapresi con vari Istituti scolastici che contiamo di ampliare ancor più nella prossima stagione”.
Intanto, però, senza voler scoprire le carte, sono arrivate le prime ufficialità. La prima è data di qualche giorno, con coach Federico D’Addio che con un accorato post su Facebook ha terminato la sua stagione e la sua avventura in bianconero. Sarà sempre e comunque il coach che ha riportato in bacheca una coppa dopo tanti, tanti, tanti anni.
Poche ore dopo la nostra intervista ecco spuntare le prime ufficialità, e ancora una volta è il “perno” della panchina che viene sistemato per primo. Ad allenare la JCA nelle prossime due stagioni sarà Sergio Luise (a questo link il comunicato della società), in uno dei più proverbiali ritorni a casa. Da assistant coach nelle annate della promozione in A2 prima ed in quelle con Sacripanti al timone poi, Sergio Luise ha avuto modo di acquisire quell’esperienza internazionale che poi lo hanno visto protagonista con i giovani e non solo a Vasto prima e a Recanati, Reggio Calabria e Scafati poi. La scorsa stagione è stato assistente con coach Dell’Agnello in quel di Forlì, sempre in serie A2. Il suo arrivo è in linea con quel marchio di Casertanità che la JuveCaserta Academy deve avere, come testimoniato anche dalla conferma nel roster dell’anno prossimo per Antonio Cioppa (qui il comunicato della JCA), combo guard classe 1999 da Maddaloni, che nell’annata appena conclusa ha viaggiato a 10,9 punti di media nelle 34 volte che è andato a referto. Un primo innesto che vuole prendere il meglio di questa stagione e canalizzarlo verso un nuovo corso, in attesa di novità.