JuveCaserta, con Ruvo il battesimo del fuoco: la preview

Quando si inizia un campionato tutto quello che hai fatto in estate si azzera. E’ curioso come l’avvento dell’autunno e di ottobre, condite da una settimana di pioggia infinita, siano il preludio di una stagione che inizia col botto. La storia della JuveCaserta che come una vecchia fenice riprova a rinascere dalle sue ceneri, opposta alla concretezza e alla costruzione geometrica di una Ruvo di Puglia che è chiamata ad essere indiscussa protagonista di questo girone D della Serie B.

Caserta si presenta al suo battesimo in questo nuovo campionato con un gruppo esperto e tutto da scoprire, in cui della passata stagione sono rimasti solo i giovani Mastoianni e Cioppa, stabili in rotazione. Coach Luise in settimana ha lavorato con tutto il gruppo al completo, sfruttando le indicazioni degli ultimi test prestagionali, inclusa la sconfitta contro Avellino in Supercoppa. Un nucleo che non avrà forse una gran dose di chili e centimetri ma che può contare su un buon atletismo e su una grande velocità di transizione e di esecuzione. Chiavi dell’attacco affidate all’esperienza di categoria di Mei e Drigo, mentre tanto ci si aspetta dalle doti istrioniche di Alessandro Sperduto, arrivato dopo la dipartita dell’Eurobasket Roma e diventato una delle più fulgide luci dell’attacco bianconero.

Servirà che capitan Biagio Sergio, il filo rosso della casertanità, sappia essere non solo leader in campo ma anche e soprattutto fuori dal campo, per un roster che dovrà affidarsi anche alla freschezza e alla sfrontatezza di Romano, Terreni e Cortese che dovranno portare legno in cascina sotto le plance. A dirigere l’orchestra, è parso davvero in palla nella rifinitura del giovedì aperta al pubblico Diego Lucas, folletto passato dal college negli States alla sua prima esperienza italiana, che dovrà dosare l’equilibrio tra transizione e attacco ragionato.

Ruvo è affidata Federico Campanella, coach esperto e con a disposizione un gran nucleo, di cui però non farà parte il playmaker Lorenzo Deri, cui è saltato un crociato nel precampionato, nella sconfitta della Tecnoswitch contro Sant’Antimo, dolorosa ancor di più alla luce della perdita del vero regista designato di questo gruppo, almeno per come era stata pensata la squadra pugliese. Un sostituto non è ancora arrivato anche se i nomi si stanno già sprecando, stando a quanto riportato da Spicchi d’Arancia.

Non un problema di quantità, perchè il talento a disposizione dei pugliesi è vasto e variegato. Ghersetti è un giocatore veterano, con una sfilza infinita di campionati di A2 alle spalle e una mano finissima. Sulla stessa lunghezza d’onda Manuel Diomede, giocatore che anche uscendo dalla panchina sa essere ficcante e decisivo come pochi. Burini avrà le chiavi della cabina di regia in mano, Toniato minuti importanti in rotazione mentre in vernice Ammannato e Gatto garantiscono solidità ed esperienza, con Pirani, sceso dalla A2 a fargli da backup.

L’appuntamento è per le ore 18.00 di domenica 2 ottobre, quando al Palazzetto di Viale Medaglie d’Oro ci sarà la palla a due. Sarà la prima per la Juvecaserta2021, quella del nuovo corso del presidente Farinaro, che ripartirà con un main sponsor che già in passato ha griffato le maglie bianconere. Il gruppo Multicedi con il marchio Decò sarà di nuovo Main Sponsor della squadra casertana, affiancandosi alla serie di top sponsor che la società ha annunciato in serie nell’ultima settimana, ossia Sea 2.0, Toyota Funari e Alfonsino che testimoniano come il territorio, nelle sue attività imprenditoriali più vicine alla città, stia provando ad avvicinarsi alla squadra.

Sarà un battesimo del fuoco contro una delle corazzate del campionato, un test probante per saggiare la reale portata di questo gruppo in una gara che varrà i due punti e che non sarà un mero scrimmage. Partire col piede giusto per i bianconeri è importante, d’altra parte i pugliesi venderanno cara la pelle, anche perchè giocare contro una squadra di storia e fascino ti fa dare sempre qualcosa in più. Arbitreranno l’incontro i signori Andrea Bernassola di Roma e Francesco Cattani di Cittaducale (RI).

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