JuveCaserta, trasferta a Pescara per il riscatto: la preview

E’ stata una settimana tribolata, in cui la voce del tifo bianconero si è fatta sentire pesante e polemica dopo la sconfitta all’esordio della Decò JuveCaserta contro Ruvo di Puglia. La squadra di coach Luise ha subito parecchie critiche, alcune decisamente immeritate, con un mood negativo che si è trascinato nel lavoro in palestra. Il calendario non dà di certo una mano alla truppa bianconera, perchè la doppia trasferta in rapida sequenza impone calma e gesso. Portare i due punti sarebbe un viatico di fiducia ed ottimismo per far svoltare la stagione.

In settimana la società bianconera ha avuto modo di presentare alla città il piccolo gruppo di imprenditori locali che stanno dando una fondamentale mano al presidente Farinaro per poter costruire un progetto di lunga durata. Forse è la prima volta da tanti anni che così tanti piccoli mecenati sul territorio si interessano in maniera così fattiva alle vicende bianconere, sponsorizzando la squadra ed avvicinandosi al brand JuveCaserta.

La sfida contro Pescara, sulla carta, sarà tra due squadre che ai nastri di partenza erano ritenute sulla stessa lunghezza d’onda, entrambe costruite in fretta, entrambe reduci da una sconfitta all’esordio, ma soprattutto entrambe con un tifo caldo e caloroso di quelli che sanno fare la differenza. A divergere è il modo in cui le squadre sono state costruite. Gli abruzzesi nella sconfitta in quel di Bisceglie hanno mostrato coraggio e strenue resistenza, con una supremazia a rimbalzo netta nonostante il 79-53 finale. La coppia formata da Del Sole e Capitanelli rappresenta una front line fisica e di impatto, piena di fisicità e con punti nelle mani.

Caserta ha dimostrato di soffrire contro un pivot contro Ammanato, anche perchè Terreni è apparso acerbo e Drigo, Romano e Sergio sono adattati nel ruolo. La sfida in vernice sarà cruciale, perchè Pescara porta molto anche i suoi interni, dotati di buon atletismo e fisicità, a riempire l’area colorata. A caratterizzare i pescaresi è una rotazione molto lunga, in cui all’esperienza dell’asse play pivot Grosso – Capitanelli si associa un roster giovanissimo. Molti dei destini passeranno da Del Sole e da Maralossou, classe 2002 nazionale camerunense, che portano intensità e dinamismo. Da scoprire il play (’04) Baye Modo Seye, che porta energia uscendo dalla panchina.

La lunghezza delle rotazioni può essere un fattore. Alla prima giornata coach Cova ha ruotato 8 giocatori con minutaggio significativo, sfruttando stille di energia da ognuno. Questo garantisce imprevedibilità ad un gruppo che può trovare soluzioni da ciascuno dei suoi frombolieri. Non a caso, tolti i 16 di Del Sole, migliore dei suoi all’esordio, gli altri punti sono stati ben distribuiti. La squadra abruzzese, per la sua tendenza fisica ed aggressiva in attacco, predilige il gioco dentro la linea dei tre punti, anche perchè la mano al tiro dalla lunga distanza si è dimostrata ondivaga (5/21). Interessante sarà vedere se coach Luise, magari in alcuni tratti della gara, sceglierà di usare la zona come con Ruvo, visto che i risultati sono stati significativi.

La JuveCaserta dovrà ripartire dal secondo tempo mostrato domenica scorsa. Avrà bisogno di un Lucas più continuo e di un Mathias Drigo capace di guidare i suoi non solo con rimbalzi e carisma, ma anche con una mano più calda al tiro. Romano, giocoforza, è un risolutore in termini di energia e di intensità del gioco, il suo apporto sarà cruciale, mentre Sperduto e Mei saranno i designati ad avere la palla nelle mani per i tiri pesanti. Una parola a parte la merita Biagio Sergio. Con lui in campo i bianconeri giocano un basket diverso, perchè il capitano sa sopperire col cuore alle mancanze di fisico e centimetri del roster: servirà tanto coraggio e sacrificio e “l’esempio del capitano” per venire a capo di una trasferta rognosa.

Appuntamento per domani al PalaElettra di Pescara alle ore 18.00, con la contesa che sarà arbitrata dai signori Mauro Davide Barbieri di Roma e Matteo Lilli di Ladispoli (RM).

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