PESCARA – Una prova d’orgoglio e di riscatto ci si aspettava alla vigilia, ma la JuveCaserta sorprende tutto e tutti anche oltre le aspettative in una delle gare più pazze che si ricordino a memoria. Volendo anche evitare il primo tempo che vive di break e controbreak, neanche si fosse sul centrale del tennis, la ripresa bianconera è una prestazione balistica difficile da spiegare. Sarà solo 1 (tra l’altro con fallo subito e libero realizzato) il canestro dal campo realizzato dentro l’area del tiro da tre dalla squadra di coach Luise, che segnerà esclusivamente dalla lunga distanza, con buona pace di qualche gita in lunetta. A fine serata il tabellino recita 6/27 da due e 16/39 da tre, numeri assurdi per il sodalizio casertano, che si impone di autorità col finale di 56-66: Pescara ha imposto la sua fisicità per i primi 20’, sfruttando l’inerzia di un Capitanelli ispirato e dell’ottima regia di Grosso, ma la difesa, ben schierata anche e soprattutto a zona nella parte iniziale del match è letteralmente implosa contro le triple, anche dal parcheggio, dei casertani. Bravo Luise a cavalcare l’onda e a scegliere di affidarsi al quintetto leggero, decidendo di lasciare a sedere Lucas, che chiuderà con una virgola, scegliendo un Antonio Cioppa decisivo e senza timori reverenziali. Drigo è il capobanda della truppa, con una sonante prestazione da 19 punti (3/5 da due e 4/8 da tre) e 7 rimbalzi, sempre lì a sgomitare anche in vernice. Sperduto invece parte con le marce basse ma cresce in maniera esponenziale: 18 punti con 3/6 dall’arco e 4 assist. Anche Mei in doppia cifra (11), lui che con capitan Sergio mettono la parola fine al match tranciano le gambe alla rimonta avversaria. Per i padroni di casa 19 punti e 13 rimbalzi per Capitanelli, che però arrivano quasi tutti nella prima frazione, mentre coriaceo è Del Sole, che chiuderà a quota 16. Non basta la voglia, ma vale la pena sottolinearla, di Maralossou, prospetto interessante e ultimo dei suoi ad alzare bandiera bianca.
LA CRONACA – Inizio di gara complesso da decifrare, con le squadre che vivono di momenti e i parziali che si rispondono puntuali. Pescara impone la legge del fisico con 5 punti filati di un Andrea Capitanelli davvero in palla ed un Leonardo Del Sole ira di Dio in vernice. Gli uomini di Luise sono un diesel, Romano sveglia i suoi con una tripla ma ben presto finisce seduto con due falli sul groppone. Tanti errori da ambo i lati, fino al 6’ quando ancora una tripla, stavolta di Drigo, premia la tanta circolazione di palla bianconera. Sul più bello la luce si spegne, con Caserta che soffre maledettamente in vernice e la premiata ditta Del Sole-Capitanelli, con quest’ultimo autore anche di un gioco da quattro punti, scrive a referto un 10-0 filato in cui il contributo di Grosso va ben oltre gli assist. Sembra già la prima sirena ma Luise cambia volto ai suoi, inserendo Cortese nel mezzo ed affidandosi a Mastroianni e Cioppa in cabina di regia dopo due infrazioni di passi di Lucas consecutive. Ne derivano 3 conclusioni dai 6,75 mt in fila, ad opera di Mei, Drigo e Cioppa, e quando l’italo-argentino sgomita in vernice anche a rimbalzo, correggendo un suo errore, suona la prima sirena con un 17-19 sul tabellone ed un controbreak di 0-11.
Il primo mini-riposo spegne la luce per la JuveCaserta. Pescara si mette in difesa con una zona flottante che imbriglia l’attacco ospite. Grosso spara una tripla dal parcheggio, Fasciocco è positivo con jumper dalla media troppo agilmente concessi, e quando Maralossou fa valere il fisico da sotto siamo 29-19. Un 12-0 eloquente col solito Drigo nei panni del pompiere per arginare l’emergenza, ancora con una conclusione assai sudata nel traffico, sgomitando. Si sveglia Sperduto, che inizia un duello a distanza con Capitanelli, con un botta e risposta continuo. La tripla del giocatore arrivato dall’Eurobasket Roma vale il -5, ribadito poco dopo dal jumper di Mei, ma ancora il pivot abruzzese ci mette del suo e con la tripla sulla sirena regala ai suoi 8 lunghezze di vantaggio alla pausa lunga, sul 38-30.
Ci si aspetta lo stesso canovaccio dei primi 20’ di gioco e si viene smentiti di grosso. Sergio e Sperduto colpiscono dalla lunga distanza per riportare la JuveCaserta a contatto. Del Sole diventa un fattore anche sull’esterno, colpendo dai 6,75 mt, ma nel contempo apre spazi che Mei prima dal parcheggio e Drigo poi col fallo e canestro sfruttano a dovere per il sorpasso casertano (41-42). Pescara ci riprova con la zona, Cioppa la buca inesorabilmente, Del Sole continua il suo show personale ma viene fintato con tutte le scarpe da Drigo per il 44-48 dell’ultimo stop and go.
Caserta non tira più da due punti. Sergio mette dall’angolo un tiro piedi per terra mortifero, contrastando le scorribande di uno scatenato Maralossou che forza il quarto fallo di Sperduto per il 47-51. La guardia col numero 15 però si rimbocca le maniche, prima con il tiro in uscita dai blocchi e poi con l’assist ancora per Cioppa che risponde presente alla chiamata, ed ovviamente è una tripla. La Juve sul +9 (48-57) cerca di amministrare, ma Del Sole ci tiene ancora a mettere i giusti contorni alla partita, segnando con un pregevole post basso. Rimonta abruzzese che però si arresta. Ancora Sperduto è furbo a lucrare 3 liberi che imbuca di fila, Drigo mette la tripla dal mezzo angolo e la replica di Fasciocco è tardiva. Mei chiude i giochi con 1 minuto e mezzo di anticipo, non vi diciamo nemmeno con che tipo di tiro, potete immaginarlo. Finisce 56-66 per la prima vittoria in campionato della Decò JuveCaserta.
IL TABELLINO
PESCARA BK 2.0 – DECO’ JUVECASERTA 56-66 (17-19; 38-30; 44-48)
Pescara: Pucci 2, Capitanelli 19, Fasciocco 7, Del Sole 16, Maralossou 7, Masciopinto, Mamadou, Paliciuc ne, Del Prete ne, Perella ne, Ciampoli ne, Grosso 5. All. Cova
Decò: Sergio 6, Mei 11, Sperduto 18, Lucas, Drigo 19, Cioppa 9, Terreni, Romano 3, D’Aiello ne, Mastroianni, Cortese. All. Luise
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