ROSETO DEGLI ABRUZZI – Una di quelle sconfitte che lasciano l’amaro in bocca per la JuveCaserta. La tripla da metà campo di Morici sulla sirena, che evita l’overtime, è una mazzata troppo grande per la squadra di coach Luise, con Roseto che ottiene i suoi primi due punti stagionali senza convincere più di tanto né nel gioco, né nei suoi singoli. A decidere il match sono il cuore e gli attributi di capitan Edoardo Di Emidio, giocatore vero e rosetano doc, che nel finale, aiutato anche da una buona dose di fortuna nella tabellata sulla tripla in emergenza, si carica la squadra sulle spalle e l’aiuta a reggere l’urto. Per lui 16 punti e 5 assist con 6/9 dal campo. Roseto ha giocato una partita di fiammate, in cui Dincic è stato il fattore in più. Il serbo da 22 punti e 7/10 dal campo è stato l’unico capace di essere continuo, anzi, ha letteralmente tolto più volte le castagne dal fuoco quando la difesa bianconera faceva la differenza. In doppia cifra ci va Santiangeli (11) che gioca solo nel quarto periodo dopo 30’ disastrosi ed oltre a lui Morici, che ha il merito di essere l’eroe del giorno per il buzzerbeater vincente. Caserta ha avuto le sue occasioni ed esce da questa partita rinfrancata. La sconfitta, che era preventivabile alla vigilia per il valore della compagine rosetana, arriva su un episodio quando forse il referto rosa sarebbe stato il risultato più giusto. Essere stati ad un passo dal sogno nonostante un 5/25 da tre, arma mortifera di questa squadra, è il significato di un gruppo che lavora tanto in settimana e cresce gara dopo gara. La zona match up è stata una soluzione indecifrabile per la squadra di coach Quaglia, la panchina ha portato punti e consistenza al bisogno, il tutto aspettando Visentin che porterà kili e centimetri da mettere in vernice. Scelta discutibile quella di lasciare Sperduto in panchina nel finale, ma Davide Mastroianni (11 punti in 19’) aveva sicuramente meritato quello spot. L’ex Eurobasket era stato irrefrenabile per larghi tratti della gara, con 23 punti e tanta intelligenza cestistica dispensati. È stata però la panchina bianconera a fare la differenza. Detto di Mastroianni, anche Cortese e Terreni hanno portato il loro contributo, punti e rimbalzi che serviranno come il pane nel prosieguo del campionato. Lucas (12) solo nella ripresa ha mostrato il suo potenziale, Sergio è stato limitato dai falli ma nel finale era decisivo con le due triple degli ultimi vantaggi bianconeri, mentre un passo indietro per Romano e Cioppa, oggi inconcludenti. Un discorso a parte lo meritano Drigo e Mei. L’italo argentino, nonostante qualche errore di troppo, è il punto fermo di ogni momento importante, la sua energia sta permeando la squadra. Per il “sindaco” grande ex di giornata, nonostante una vistosa fasciatura alla mano destra, una gara esiziale senza punti ma con difesa aggressiva e assist lungimiranti. Sarà per la prossima, ma il 74-71 con cui si esce sconfitti dal PalaMaggetti è un buon punto di partenza per il futuro.
LA CRONACA – Chiaro il piano partita di Roseto, andare in vernice e sfruttare la fisicità che manca a Caserta, che non può ancora schierare il neotesserato Visentin. Dincic e Morici sono i primi a realizzare, ma per la Juve è in missione Sperduto che con 8 punti in fila dà il la ad un break di 7-0 di puro talento. Sergio commette subito due falli, Luise sceglie Cortese per contrastare i kili e centimetri avversari, ma la difesa bianconera è troppo pigra nei rientri. Di Emidio trova una prateria e quando Mattia Mastroianni sblocca i suoi dall’arco ne scaturisce un parziale 11-2 che porta la Liofichem a chiudere il primo parziale sul 20-12. In questo break rosetano è cruciale l’apporto dei tiri liberi di Amoroso, che derivano dal bonus sprecato dalla Decò dopo soli 5 minuti, con Romano e Cortese – ottimo impatto il suo – anche loro due penalità a carico.
Cortese continua ad essere un fattore, ben imbeccato sul pick and roll da Mei regista designato e siglando i primi punti della seconda frazione. Caserta quindi alza i giri del motore, piazzandosi con una fastidiosa zona match up che costringe Roseto a forzare dalla lunga distanza, senza trovare successo. Coach Luise decide ancora una volta di rinunciare a Lucas per andare con la coppia young formata e da Cioppa e Davide Mastroianni. La mossa funziona, ed è proprio quest’ultimo che riporta i suoi in gara con un pregevole gioco da tre punti prima e con una furbata nel traffico poi. La squadra di coach Quaglia continua ad attaccare male la zona degli ospiti, forzando troppo, la Decò può correre anche in contropiede: Sergio col reverse lay up e poi Sperduto col tiro in uscita dai blocchi pareggiano i conti al 16’, un parziale di 9-0 a cui è il solo Dincic a rispondere: sono 11 i punti del serbo, che si prende letteralmente la squadra sulle spalle, tutti nel finale di quarto, ma Caserta ha inerzia e trova un Terreni bravo a rispondergli pan per focaccia, con 6 punti difficili e testimoni del talento dell’ex Lamezia. È il solito Sperduto, con l’entrata in velocità, a permette a Caserta di rimanere a contatto nonostante un 1/14 complessivo dalla lunga distanza, ma è la tripla di Mattia Mastroianni a scrivere i titoli di coda di metà gara: 37-33 alla pausa lunga.
I tre falli di Sergio sono una mazzata non indifferente per coach Luise ad inizio terzo quarto, ma la Juve ha finalmente continuità dall’arco. Di Emidio si prende la squadra di cui è capitano sul groppone, con 5 punti filati che riscrivono 4 lunghezze di vantaggio per la compagine rosetana, ma qui la premiata ditta Lucas – Sperduto inizia a crivellare la retina. Le zingarate del folletto, rivitalizzato in questa ripresa, e la concretezza della guardia col #15, che prima segna dal parcheggio e poi va col furto con scasso valgono il sorpasso. Drigo si iscrive alla partita, segnando vicino a canestro costringe coach Quaglia al timeout al 26’ (44-47). Sotto anche di 5 lunghezze, Roseto ritrova la via del canestro col solito Dincic, che buca la zona dai 6,75 mt, ridando ossigeno ai suoi in un momento di assoluto bisogno. È il serbo la vera chiave della squadra abruzzese, l’unico che la difesa casertana non riesce a frenare, ma lo step back di Lucas dall’angolo e i tre liberi lucrati con astuzia ancora da Sperduto regalano alla JuveCaserta il vantaggio 50-54 all’ultimo mini riposo.
L’ultima frazione si apre con un botta e risposta tra Davide Mastroianni, bravo a prendersi i varchi lasciati dalla difesa di casa, e Marco Santiangeli, che mette la sua esperienza finalmente a frutto per la sua squadra. Quando anche Dincic si iscrive alla festa con una tripla, replicato poco dopo dall’ex Rieti, il tabellone recita 62 pari e mancano 5’ al termine. Sperduto con un 1/2 dalla lunetta, con la Liofichem che ha già speso il bonus, ed il jumper di Lucas riportano i bianconeri avanti, ma Di Emidio con 5 punti in fila regala il nuovo vantaggio abruzzese (67-65) a 2’30” dal termine. Luise chiama timeout e Biagio Sergio sale in cattedra. Due triple di cuore, da vero capitano, che riportano ancora avanti la Juve, ma Di Emidio, che della sua Roseto è anche lui il capitano, si inventa una tripla volante di tabella che impatta a quota 71. Caserta sbaglia l’ultimo tiro, e tutti pensano al supplementare, ma Morici da centrocampo infila una tripla che fa malissimo ai bianconeri, regalano alla Liofichem la prima vittoria in campionato, con il tabellone a scrivere 74-71.
TABELLINO
LIOFICHEM ROSETO – DECO’ JUVECASERTA 74-71 (20-12; 37-33; 50-54)
Liofichem: Ronca ne, Fiusco, Zampogna 3, Dincic 22, Morici 11, Seck 1, M.Mastroianni 6, Amoroso 4, Di Emidio 16, Natalini, Santiangeli 11. All. Quaglia
Decò: Lucas 12, Romano, D.Mastroianni 11, Cortese 4, Cioppa, Drigo 7, Sperduto 23, Mei, Sergio 8, Terreni 6. All. Luise