Caserta. Come un fulmine che squarcia un cielo che minaccia tempesta, rischiarandolo a giorno e testimone di forza e potenza improvvise e magnifiche. Se servisse una metafora per descrivere quei primi 4 minuti del quarto periodo della sfida contro Taranto, in cui la JuveCaserta ha letteralmente ammazzato la partita, quella della saetta improvvisa sarebbe calzante.
Difesa forte ed aggressiva, circolazione di palla ficcante e triple ben costruite e che trovano il fondo del secchiello. C’erano due punti interrogativi alla vigilia del campionato e dopo le prime uscite: la mancanza di un pivot dominante e l’apparente mancanza di un play di esperienza che sapesse smazzare le carte sul parquet. Dopo quattro giornate, con un record di due vittorie e due sconfitte, di cui una nettamente immeritata in quel di Roseto, ben si può dire che la Decò è una squadra con del potenziale in questo girone D sella Serie B – LNP. Se per la questione lunghi la JuveCaserta è dovuta intervenire sul mercato con l’innesto di Visentin, anche molto positivo nella sfida di sabato scorso, per la cabina di regia coach Luise ha dato fiducia alla linea giovane e, gara dopo gara, ha trovato le sue risposte.
L’exploit di Antonio Cioppa è la testimonianza del certosino lavoro del coach e del gruppo, con un ragazzo che ha sangue casertano nelle vene a guidare con autorità e carisma il gruppo. La sua prestazione, fatta di letture, fatta di genio e follia, ma anche di grande intensità su ambo i lati del campo è stata il faro che ha illuminato i bianconeri sia quando c’era da tenere botta, nei primi 30’ di gioco, sia quando bisognava piazzare il montante del ko, nel quarto periodo. Il fatto che poi i “senatori” Drigo, Mei e Sperduto si siano messi sulla stessa lunghezza d’onda del giovane play è solo la diretta conseguenza della coesione di un gruppo che sgomita insieme, azione dopo azione, e che alza sempre l’asticella delle proprie possibilità, gara dopo gara.
Abbiamo quindi raggiunto proprio Cioppa, l’eroe della vittoria di sabato scorso, il quale con la stessa naturalezza con cui ha letteralmente dominato sul campo ha risposto alle domande, con uno sguardo al recente passato, la consapevolezza del suo ruolo nel presente di questa squadra e un occhio già rivolto al prossimo futuro, ossia il derby in quel di Avellino di sabato prossimo. E si parte con una nota statistica forse stonata, col tabellino ufficiale della lega che ha ridotto da 21 a 19 i punti realizzati dal play casertano, conditi non solo da ottime percentuali ma anche da 6 preziosissimi assist, che come cioccolatini prelibati sono stati ben sfruttati dai compagni. Ci sarà rimasto male? La risposta del classe ’99 è di una grande maturità, perché è la squadra a venire prima, non i singoli che la compongono, neanche di fronte ad un high del genere. “È stata una prestazione magnifica da parte di tutti: sono contento per la vittoria e ovviamente per la mia prestazione, ma senza i miei compagni ciò non sarebbe stato possibile. Lavoro ogni giorno duramente, con l’obiettivo di alzare sempre più l’asticella del mio gioco. Voglio arrivare il più in alto possibile e darò il massimo per riuscire a farlo con Caserta, perché questa è una seconda casa per me ormai”.
Giocatore serio e maturo, che veste una canotta importante e che deve gestire un carico mentale non indifferente, con critiche dietro l’angolo al primo errore e palla che pesa nei momenti topici: come si affronta tutto questo nel quotidiano? Ancora una volta la risposta di Cioppa non nasconde il suo essere un professionista navigato: “Sinceramente la pressione è prettamente una cosa mentale. Vivo in modo abbastanza sereno la mia esperienza in bianconero, ben sapendo l’importanza di questa maglia, perché se si vuole fare questo lavoro ad alti livelli bisogna sapere che si andrà incontro a difficoltà sempre crescenti e l’unico modo per combatterle è lavorare duro, stare concentrati e andare avanti per la propria strada”.
Se finora il discorso era concernente la squisita attitudine di un giocatore chiamato a gestire dettare i ritm per i colori bianconeri, guardando al piano tecnico, si può dire che la girandola di registi che si sono alternati in casa Juve nelle prime quattro uscite ha sempre visto protagonisti differenti, per rendimento e minutaggio: il buon secondo tempo di Lucas contro Ruvo, la prestazione di Mastroianni a Roseto, la “squadra che non sbagliava da tre” a Pescara e ora un Cioppa protagonista uber alles contro Taranto: come cambia la squadra con così differenti registi e quali sono le richieste tattiche di coach Luise? “C’è da dire che siamo un bel mix di giovani ed esperti – esordisce il classe ’99 col #7 – e più si va avanti e più ognuno di noi sta capendo cosa deve fare per aiutare la squadra a vincere. Penso che questa alternanza sia fondamentale per creare la giusta mentalità per affrontare le gare”.
Ed in chiusura della piacevole chiacchierata, non si può che guardare al prossimo impegno, non solo probante dal punto di vista tecnico, ma anche sentito da tutto l’ambiente. Si va ad Avellino nel prossimo weekend, infatti, contro una delle corazzate del girone, in una sfida che non vedrà la JuveCaserta partire con i favori del pronostico. L’analisi delle chiavi tattiche da parte di uno che sarà chiamato a gestire i ritmi ed il gioco, non scende nel dettaglio, ma mostra sicurezza nei propri mezzi e fiducia nel gruppo: “Con le nostre prestazioni finora, abbiamo sicuramente dimostrato di essere in grado di potercela giocare con tutti ad armi pari. Avellino è una grande squadra, ne siamo consapevoli, ma siamo anche consci dei nostri mezzi, vogliamo andare avanti con le nostre prestazioni senza fare passi indietro. Ci faremo trovare pronti rispettando le indicazioni di coach Luise”.
Una nota a margine, di puro colore e folklore, non può mancare a margine di un’intervista che non solo permette di conoscere meglio un giocatore di talento di questa Decò JuveCaserta, ma anche di scoprire un ragazzo che fa delle cose semplici ma efficaci il suo punto forte. Dalla tribuna si è notato un qual certo attaccamento nei suoi confronti, con una nutrita folla di tifosi che ben prima della sua prestazione, condita poi da quel missile a bersaglio da ben dietro la metà campo, inneggiavano al suo nome: cosa vuole dire Antonio Cioppa alla tifoseria bianconera? Ancora una volta la risposta è schietta e sincera, come le sue triple brucianti a bersaglio: “Sono felicissimo ed onorato di essere supportato in questo modo in questa piazza storica, Caserta per me è speciale e i tifosi meritano tanto. Io ed i miei compagni daremo il massimo per raggiungere gli obiettivi prefissati sperando di vedere il palazzetto sempre più pieno. Forza JC!”.