JuveCaserta è l’ora del derby: la preview

Ai tempi della serie A, secoli fa per come va veloce il mondo, il derby tra Caserta ed Avellino, e specie quello in casa irpina, cadeva sempre in weekend vicini al Natale. Stavolta ci si è anticipati, ma il “lungo ponte” di Ognissanti permetterà a tanti appassionati di raggiungere il PalaDelMauro, sperando che le tante infinite scaramucce del passato possano essere sotterrate da queste due società. La Coppa Italia dell’allora Sidigas e lo scudetto della Phonola JuveCaserta sono a prendere polvere in bacheche che hanno visto tante squadre, tanti giocatori, tanto talento passare su quelle lastre di parquet. E’ un derby di Serie B, che sarà tutto da vivere, nel sabato sera di Halloween. Chi giocherà il tiro mancino, chi mangerà il tortino di zucca? La tavola è imbandita da tantissimi contenuti.

COME SI ARRIVA A QUESTA GARA – La classifica non fa sconti e mette a nudo un quadro in piena linea con le aspettative degli addetti ai lavori. La profondità del roster di coach Benedetto, unita ad una gran dose di talento, hanno portato fin dalle prime giornate la DelFes targata IVPC nel ristrettissimo cerchio dell’alta classifica. Tre vittorie nei quattro match disputati fin qui, con i successi agevoli contro Corato e Pozzuoli e la bella prestazione contro Cassino, con il solo disco rosso arrivato settimana passata in quel di Ruvo di Puglia, al cospetto di una corazzata ma anche con un Carenza in meno nel motore. Il suo recupero, comunque, non dovrebbe essere in discussione per il match di domani. Caserta era una squadra che è partita in ritardo e ci ha messo tempo per carburare, dovendo anche rimpinguare in corso d’opera il suo roster. L’alternanza tra sconfitte e vittorie è stata puntuale, col solo neo di aver sprecato una grossa chance in quel di Roseto, di sicuro abbondantemente dimenticata col successo importante contro Taranto. Considerazione a margine, importante anzichè no, le due formazioni si sono affrontate in Supercoppa ad inizio settembre, con vittoria irpina 68-57 propiziata da un break di 22-7 nel terzo periodo. Per il resto fu una gara equilibrata, ma erano altri tempi, i roster non erano completi e, come ha sottolineato Petrucci, ex della gara come Valentini, nell’intervista di qualche giorno fa, il precampionato fa storia a sè.

BENEDETTO VS LUISE –  E’ un derby di letture e di fronte si trovano due allenatori che vengono da esperienze diverse ma che hanno saputo modellare e plasmare i propri roster per farli rendere al meglio. Entrambi i coach hanno voglia di far circolare la palla, di arrivare all’extra pass e di colpire anche e soprattutto dall’arco. Ciò che cambia è l’utilizzo dei lunghi su ambo i lati del campo. Luise orchestra spesso la zona match-up che non regala punti di riferimento agli avversari. Se questa mossa è stata in gran parte condizionata dall’assenza di un vero pivot – compensata solo con l’arrivo di Visentin – di sicuro quest’arma col passare delle gare è diventata un fattore, con la JuveCaserta che attacca meglio se riesce a mettere pressione agli avversari e a costringerli all’errore. Coach Benedetto, invece, ha lunghi e fisicità per riempire l’area e per giocare con serie di blocchi. Eliantonio e Venga, ma anche Valentini e Carenza forniscono un apporto completo in termini di rimbalzi e gioco in post, un assoluto fattore che Caserta dovrà limitare.

ALTI RITMI E REALIZZATORI – Non si direbbe certo che Avellino è una squadra che l’anno scorso si è salvata e che Caserta sia una neopromossa costruita in ritardo. Costruire gioco e spingere il piede sull’acceleratore sono le prerogative di due squadre che giocano sempre cercando di imporre la propria pallacanestro, andando proprio in difficoltà quando non riescono ad esprimersi al meglio. La maggiore esperienza di Avellino in attacco si contrappone ad un tasso di imprevedibilità senza uguali della truppa bianconera. Certo, tolta la batteria lunghi, che comunque ha mano dall’arco, Caridà, Marra, Petrucci e Vitale sono un quartetto d’archi degno di una filarmonica tedesca. Hanno mani piene e possono costruire il gioco per gli altri ma anche isolarsi e colpire. Sarà interessante vedere gli accoppiamenti contro i tre frombolieri dal palleggio casertani, anche perchè Cioppa, Lucas e Mastroianni si dividono compiti, responsabilità e finora anche il palcoscenico. Sugli esterni però ci sarà da leccarsi i baffi, con la premiata ditta formata da Sperduto e Mei – che stringerà ancora i denti per la mano ancora dolorante – che vorrà continuare a imbucare la palla nel cesto con quella loro certosina precisione che li rende leader indiscussi del gruppo. Da non dimenticare che Caserta ha un Mathias Drigo che sta crescendo gara dopo gara, e che sgravato da tanti minuti da pivot potrà portare lontano da canestro i più fisici pari-ruolo avversari. A chiudere il cerchio ci sarà capitan Sergio, che proverà a proteggere questo gruppo e a regalargli fiducia, magari oltre che col solito cuore anche con qualche tripla.

PALLA A DUE – Ore 20.30 di Sabato 29 Ottobre al PalaDelMauro di Avellino. Arbitreranno la sfida i signori Denny Lillo e Davide Galluzzo di Brindisi.