AVELLINO – La migliore prestazione stagionale della JuveCaserta arriva contro l’avversario più sentito emotivamente. La Decò espugna con autorità il PalaDelMauro, al termine di una gara mai in discussione e condotta dall’inizio alla fine. Se non fosse stato per un quarto periodo fatto di tanti, troppi fischi arbitrali e tutti in un’unica direzione, le proporzioni della sfida sarebbero state maggiori. Avellino mai in gara, per citare il commento post gara del suo allenatore, abbattuta nel primo tempo dal proprio attacco abulico e perso nel ginepraio di palle perse: la squadra di coach Benedetto cresce alla distanza e nel finale, con le unghie e con i denti, ma soprattutto con tanta aggressività sul parquet, ha il merito di riportarsi fino al -8 (62-70) a 3′ dalla fine. Tuttavia la JuveCaserta, forse memore delle sconfitte contro Ruvo per un blackout e contro Roseto per piccoli dettagli, forse ha imparato a dovere la lezione. Il cinismo e la capacità di attaccare con calma, trovando sempre l’uomo giusto sul lato debole, sono stati il leiv motive dei bianconeri. Una prestazione superba sotto ogni profilo, con margini di crescita sicuramente interessanti. La verità è che l’inserimento di Visentin ha fatto la differenza: per il lungo ex Nardò 10 punti e 6 rimbalzi senza errori dal campo. La sua presenza in vernice, unita alla lungimiranza nel ribaltare il lato del triangolo offensivo, sono stati l’arma tattica più micidiale di questa squadra, che per il resto non ha sbagliato nulla.
Mvp del match è Alessandro Sperduto, killer della partita in più fasi: break iniziale, solco importante nel secondo, ferita lacerante nel terzo e minuti finali dove si prende i falli che valgono i liberi della tranquillità. Meritava la Serie A2 con l’Eurobasket quest’anno, è il gioiello della corona di una squadra che in lui ha una certezza in attacco. Chiuderà la sua serata con 27 punti (6/9 da tre) con 7 rimbalzi e 6 falli subiti. Non stanno a guardare gli altri: Lucas è positivo, con 11 punti, 4 rimbalzi, 4 assist e 4 recuperi, tra cui quello del furto con scasso in coast to coast che chiude i giochi e spegne l’inerzia avellinese. Nicola Mei, nonostante una mano fuori uso o quasi, è esiziale nel giocare pochi palloni e farlo al meglio: 13 punti, 4 assist e 7 falli subiti, con un finale in cui la sua esperienza si fa sentire. In doppia cifra, solito giro in ufficio, Mathias Drigo a quota 10.
Per gli irpini si salva solo la reazione finale: contro la difesa casertana di coach Luise, sia individuale che con principi di zona mista, la squadra di Benedetto ha faticato, sia nella costruzione di squadra che nelle sue individualità. Eliantonio ha retto la baracca da solo per larghi tratti della gara, con l’ex Jesi che chiuderà con 15 punti, ma già il fatto che sia solo 1 il rimbalzo catturato la dice lunga. Marra esce alla distanza con 14 punti e 5 assist, Vitale è l’ultimo dei suoi ad arrendersi con 10 punti, 9 rimbalzi e la bomba della speranza del -8. Poco altro da segnalare, il che per una squadra che ha una rotazione così ampia è tutto dire.
LA CRONACA – La JuveCaserta parte forte in vernice: la coppia Drigo-Visentin mette i primi punti a referto della gara e neanche la tripla di Eliantonio scalfisce l’entusiasmo della squadra bianconera che inizia a carburare. Tosti in difesa, bravi a mettere i bastoni fra le ruote dei lupi irpini, che vanno con qualche persa di troppo, i bianconeri aprono la transizione e piazzano un break importante. Le scorribande di Lucas e la precisione e pulizia balistica di Sperduto firmano un 11-0 a cui Drigo si iscrive col jumper dalla media. Avellino è tramortita e continua con attacchi rotti e frammentati. Romano si iscrive alla festa con una tripla preziosa, Bianco prova a fermare l’emorragia con la penetrazione ma i due liberi di Mei allo scadere valgono il 9-20 alla prima pausa.
Arienti e Marra provano a scuotere Avellino alla ripresa delle operazioni, con l’1/2 di Venga che vale addirittura il -9 per i padroni di casa, ma quando Caserta ha bisogno Sperduto entra in missione. Jumper importante, tripla dal parcheggio ed extra passaggio per smarcare il “compagno di merenda” Mei per la tripla del nuovo +17 (13-30) al 16′. Valentini spezza una lancia a favore dai suoi col piazzato dalla lunetta, ma ancora il #15 bianconero trancia le gambe della difesa irpina, con un fendente dalla lunga distanza che amplia ancora il distacco. Marra e Vitale si prendono sulle spalle l’attacco della squadra di coach Benedetto, che mescola a dovere le sue carte per cercare nuove soluzioni alla sterilità offensiva, ma il canestro di Lucas è l’ultimo sussulto del quarto che si chiude su un 25-39 che non rende appieno il divario della mole di gioco prodotta.
Mei apre la ripresa con un confetto dalla lunga distanza che rimette subito in chiaro le cose. La Juve vede il canestro come una vasca da bagno, Lucas e Drigo colpiscono da tre ed il vantaggio torna vicino ai 20 punti. La DelFes si regge solo con le conclusioni estemporanea di Petrucci prima e di Eliantonio poi, ma Caserta ha dalla sua Visentin che si snoda bene sul perno e fa valere i suoi centimetri, ed ovviamente Sperduto che è una sentenza ogni qual volta alza la mano dall’arco. Due sue triple allargano il divario a dismisura, e solo i liberi di Arienti e Valentini limitano i danni. E’ 47-62 all’ultimo stop and go.
Ultimo quarto, in cui Avellino profonde il suo sforzo maggiore e produce la sua pallacanestro migliore, ma la verità è che i protagonisti diventano gli arbitri. In una gara di contatti, di gioco rotto e di agonismo, iniziano ad esserci fischi pesanti che condizionano il gioco. Una giocata al limite di Cioppa, un antisportivo a Mei e un tecnico alla panchina casertana incidono e non poco nella rimonta irpina. Eliantonio è un leone a segnare in area colorata, Marra mette prima la tripla importante, Vitale si sblocca con libero del fallo tecnico ed improvvisamente i padroni di casa sono a -9 (59-68) a 5’35” dalla fine. Nel momento del bisogno la Juve riparte dalle sue certezze difensive, con Lucas che va col furto con scasso che riporta la calma dopo un 7-0 che poteva essere letale. Ancora Vitale, con la tripla, illude i suoi, perché Caserta si rifugia nell’esperienza di Mei e Sperduto che subiscono falli importanti per chiudere la contesa con i liberi. Un 65-76 finale che premia i ragazzi di coach Luise, oggi nettamente superiori ad un avversario ben più quotato.
IVPC DELFES AVELLINO – DECO’ JUVECASERTA 65-76 (9-20; 25-39; 47-62)
IVPC: Eliantonio 15, Petrucci 6, Carenza 2, Caridà 3, Valentini 5, Arienti 6, Venga 2, Signorino ne, Vukobrat ne, Vitale 10, Marra 14, Bianco 2. All. Benedetto
Decò: Mei 13, Drigo 10, Visentin 10, Lucas 11, Cioppa, Sperduto 27, Sergio 2, Romano 3, Mastroianni, Cortese, D’Aiello ne. All. Luise
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