CASERTA – Davanti ad un palazzetto gremito e che ha fatto sentire la sua voce, la Decò JuveCaserta vince 71-70 contro una Geko Sant’Antimo un derby intenso, sporco e cattivo in cui la tensione ed il gioco duro l’hanno fatta da padrone. Gli ospiti hanno versato l’anima sul parquet, uscendo sconfitti solo alla fine di una gara dove hanno condotto – e in doppia cifra – per larghi tratti. I bianconeri hanno avuto il merito di non perdere mai la speranza, di continuare a puntare su una difesa dura e fatta di tante piccole cose, un lavoro che alla distanza ha sicuramente pagato.
Il proscenio finale se lo prende Alessandro Sperduto, che in una serata in cui non ha dominato la partita ha comunque avuto la freddezza per chiuderla. Limitato dai falli dopo un avvio spumeggiante, dopo alcuni errori nel finale si è preso il fallo su tiro da tre ed ha imbucato i liberi del successo. Non facile visto che neanche 30” prima aveva sbagliato un jumper liberissimo. La voglia di provarci ancora, nonostante tutto, ha fatto la differenza. Per lui 14 punti e 5 assist.
Il vero mattatore bianconero della serata è stato però Jordan Lucas, che ha retto le sorti dell’attacco da solo per larghi tratti. Sfidato al tiro da tre (3/7) e marcato da avversari più fisici ha compensato con palleggio e penetrazioni ficcanti. Chiude la sua migliore prestazione stagionale – proprio nel momento del bisogno – con 21 punti a bersaglio, top scorer del match. Priva di Nicola Mei, in panchina con una fasciatura alla mano ben più vistosa delle recenti settimane, la Juve ha giocato di squadra, con ognuno dei suoi interpreti che ha portato il suo mattoncino.
Mastroianni e Cioppa hanno colpito nel momento del bisogno, col primo che, partito in quintetto, ha garantito energia ed intensità. L’altro, con 10 punti e due triple cruciali nella rimonta, dimostra il progresso del suo percorso di crescita, che gara dopo gara lo porta ad essere uno dei leader del gruppo. Sotto tono il pacchetto lunghi, che oggi ha sofferto in lungo e in largo, compensato però dalla buona intensità di Romano e Cortese.
Per quel che concerne Sant’Antimo, coach Gandini può essere soddisfatto di una gara che a 40” dalla fine vedeva i biancoblu in vantaggio e meritatamente. Privi dell’esperienza di Cantone, la squadra ha trovato ritmo e costruzione intorno a Montanari, autentico metronomo sul campo, che chiuderà con 10 punti e una grande mole di gioco creata per imbeccare i compagni. Sgobba chiude una partita preziosa da 14 punti e 6 rimbalzi, ma il suo 0/2 dalla lunetta nell’ultimo minuto pesa e non poco sul risultato finale. Quarisa (11 punti e 17 rimbalzi) e Mennella (13) sono state le schegge impazzite di un gruppo che ha avuto in Maggio il punto fermo nei momenti cruciali. La scelta di Drigo di spendere il fallo su Sgobba, impedendo che proprio il play fosse servito si rivela a conti fatti decisiva. Atavico il problema della squadra napoletana dalla linea della carità, con 8/17 finale che pesa come un macigno sul risultato.
LA CRONACA – Ci si aspetta le difese ed invece a dominare sono gli attacchi. Si parte al piccolo trotto da ambo le parti con Mennella scatenato per gli ospiti, poco timido al tiro e capace di imbucare i primi 7 punti dei suoi. Caserta tiene botta con Sperduto, subito caldo e con un grande impatto di Lucas, bravo a reggere i contatti e a buttarsi dentro con continuità. Qualche leggerezza a rimbalzo costringe coach Luise a chiamare timeout, con la gara in equilibrio al 5’ a quota 13. Le scorribande di Maggio e la solidità in vernice di un positivo Quarisa danno inerzia agli ospiti, che dopo lo step back di Lucas piazzano un break di 9-2 con Montanari bravo a segnare e imbucare per i compagni, con Maggio (tripla) e Cannavina che firmano il massimo vantaggio sul +5. Il passo e tiro di Biagio Sergio chiude la prima frazione sul 21-24 per gli uomini di coach Gandini.
Caserta resta nel mini riposo. Dopo la zingarata di Mastroianni la gara si accende di contatti, si alza il tasso della fisicità e la squadra bianconera incassa. Montanari continua la sua grande partita, Scali si prende il secondo fallo di Sperduto e quando Maggio mette la tripla la Geko è avanti di 10 lunghezze (23-33) al 13’. Luise si rifugia nel timeout e la gara di colpo cambia. Seppure Sgobba in vernice ed il solito Montanari siano sempre positivi per i biancoblu, Cioppa prima e soprattutto un Lucas indemoniato rimettono in piedi una gara con un parziale di 7-2. Il dato significativo è che Caserta piazzi il break con una difesa che ha già speso il bonus. Proprio però quando sembra ritornata in carreggiata, la Juve si inceppa in attacco. Sgobba con due triple e Montanari con le sue entrate mortifere fatturano un 9-0 che vale il +12 ospite al minuto 18, e solo due liberi di Sergio e un jumper di Drigo, silenzioso in questo primo tempo, indorano la pillola per i bianconeri fino alla sirena. È 38-46 alla pausa lunga.
La tripla di Mennella apre le ostilità nella ripresa, con i ragazzi di Luise che sembrano vedere tutto nero con dieci lunghezze di svantaggio e Sperduto che si vede sanzionare il terzo fallo. L’ex Eurobasket resta sul parquet però e risponde con una tripla dal parcheggio, imitato poco dopo da Lucas per un -4 (46-50) su cui Gandini decide di parlarci su al 24’. Lucas accende il palazzetto con la tripla del minimo svantaggio, ma qui Sant’Antimo riesce a replicare. Scali sblocca i suoi con una bomba, Montanari riprende da dove aveva lasciato e quando anche Cannavina colpisce col jumper in vernice è di nuovo +8 ospite. Gli animi si accendono, i fischi si alternano su ambo i lati del campo, Drigo capitalizza un tecnico e poi subisce fallo su tiro da tre, imbucando dalla linea della carità. La Geko si blocca e i furti con scasso di Romano prima e Sperduto poi fanno tornare la Juve col naso avanti dopo un’eternità. Qui però succede di tutto. Dopo la tripla di Mennella gli arbitri vedono un fallo di Sergio. Il capitano non ci sta e si becca un tecnico. Sgobba ringrazia e sulla sirena griffa il 60-64 dell’ultimo stop and go.
Gara tesa e spigolosa, Scali schioda il punteggio dopo due minuti di scheggiature al ferro. A dominare sul campo è il nervosismo, con Luise che becca il tecnico quando un contatto di Montanari su Lucas non viene fischiato dalla coppia assai puntigliosa su questi episodi. Mastroianni subisce un antisportivo poco dopo, che combinato con la bomba di Cioppa portano la Decò a -3 a 2’34” dalla fine. Non si segna più. Lucas spezza una lancia per i suoi col jumper a 27” per il -1, Gandini chiama timeout per gestire le operazioni, Luise chiama anche lui sospensione perché un minuto non era stato sufficiente. Sperduto recupera palla dalla rimessa, ma sull’azione successiva va corto col jumper. Caserta va col fallo sistematico su Sgobba che fa 0/2, Lucas si invola ma Sant’Antimo ha un fallo da spendere. Con 5 secondi sul cronometro Luise chiama il suo ultimo timeout per la palla decisiva: la palla finisce a Sperduto, che prova una conclusione dalla lunga distanza su cui la difesa commette fallo. Dopo aver imbucato, con freddezza glaciale, i primi due, il numero #15 bianconero sbaglia volontariamente il terzo per impedire ai napoletani di fermare il cronometro. La preghiera finale non c’è e Caserta vince il suo match e il suo derby col finale di 71-70.
DECO’ JUVECASERTA – GEKO CONSULTING PSA SANT’ANTIMO 71–70 (21-24; 38-46; 60-64)
Decò: Lucas 21, Romano 5, Mastroianni 7, Cortese, Cioppa 10, Drigo 6, Sperduto 14, Mei ne, Visentin 2, Pisapia ne, D’Aiello ne, Sergio 6. All. Luise
Geko: Montanari 10, Nardi ne, Coralic ne, Scali 6, Mennella 13, Quarisa 11, Cantone ne, Sabatino ne, Maggio 12, Cannavina 4, Sgobba 14. All. Gandini
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