CASERTA – Se doveva essere l’esame di conferma, la JuveCaserta ottiene la sufficienza ma per il rotto della cuffia. In una sfida strana ed abulica, in cui il fiscalissimo arbitraggio l’ha fatta da padrone con 43 chiamate a cui si aggiungono 5 falli tecnici e 2 antisportivi, la Ble ottiene un successo al cardiopalma per 70-69 contro Teramo, con un finale in cui si è sbagliato tantissimo. Sono maggiori le recriminazioni per la squadra abruzzese, decimata prima dall’infortunio, apparso grave, a Di Donato, poi spaventata dallo svenimento di Guastamacchia e infine azzoppata, in varie fasi della gara, da una situazione falli che ha costretto coach Gabrielli agli straordinari. Caserta non ha sferrato il colpo del ko, ha tenuto gli avversari in partita e negli ultimi 40″ ha regalato due tiri del sorpasso anche abbastanza puliti ai biancorossi, ma nè Calbini nè Vigori han trovato il fondo del secchiello. Per gli ospiti serata strana, con un pesante 9/18 dalla linea dei tiri liberi che fa la differenza se lo scarto è così tirato. Galipò segna ed inventa per i compagni chiudendo il suo match con 13 punti, 7 rimbalzi e 7 assist, Calbini lo imita con una solida prestazione da 11 punti, 6 rimbalzi ed altrettanti assist e Guastamacchia dopo lo spavento iniziale mette a referto un secondo tempo solido da 10 punti e 8 rimbalzi. La Teramo a Spicchi 2k20 non ha sfruttato appieno la superiorità dei suoi lunghi, perchè Cianci (8 punti) è stato limitato dai falli e Vigori, che mette 17 punti a referto ma non il canestro decisivo, hanno saputo solo a tratti dominare in vernice, senza riuscire ad indirizzare la gara su quel fondamentale. Perin ha aggiunto freschezza con 9 punti e tanta buona applicazione in difesa.
Caserta ha fatto il suo, col minimo sforzo ed ottenendo il massimo risultato. Stasera la sorte è stata benevola con una squadra che ben potendo realizzare da sotto ha ributtato una palla fuori sull’ultima azione per una conclusione da tre errata. Un errore che sarebbe costato caro se il tabellone avesse recitato un altro punteggio. Rotazione atipica per coach Luise che panchina e non poco Lucas e Drigo. Il play, nonostante gli 8 punti a referto, oggi è apparso timoroso nelle scelte, rifiutando qualche tiro di troppo e non gestendo a dovere il ritmo. Non un caso che la scelta della panchina bianconera sia caduta su Cioppa nel momento del bisogno, col giovane casertano che ha risposto puntuale con una gara da 12 punti e 5/6 dal campo, tutto nel secondo tempo e nei momenti importanti della gara. Neanche Mastroianni, che si è applicato e tanto in difesa, meritandosi la fiducia del suo coach, ma che non ha mai saputo trovare la via del canestro. I lunghi non han mostrato quei miglioramenti che si sperava. Drigo è apparso abulico e nervoso, con la fiammata dei 7 punti in un amen conclusa con un tecnico è la fotografia perfetta di un giocatore che si sbatte parecchio sul campo, ma che spesso fatica a trovare la sua dimensione. Visentin nasconde dietro a numeri importanti (7 punti e 10 rimbalzi) un errore marchiano sull’ultima azione. Avrebbe potuto chiuderla e ha rifiutato di provare il lay up da sotto, una scelta che ha lasciato basiti panchina, tifosi e Biagio Sergio, costretto a tirare da 8 metri. Il capitano oggi ha fatto reparto da solo, ha imbucato quando doveva e salvo uno 0/2 ai liberi nel finale porta a casa la sua proverbiale solidità di 11 punti e tanto agonismo. L’unico che merita una menzione oltre il merito è Cortese, che ha portato energia e positività nei minuti concessi, forse meritando anche un secondo ingresso sul parquet.
Se la JuveCaserta porta a casa la gara i meriti vanno alla premiata coppia Sperduto – Mei. Non precisa al tiro, ma fondamentale per costruire la vittoria. Per Alex Kidd ci sono 14 punti e 3 assist, ma il suo gioco è posato, esiziale e ficcante al punto giusto. Pur non in ritmo, spesso non avendo la palla in mano, costruisce per i compagni mettendoli in ritmo, usando poi la sua astuzia per subire falli o per uscire dai blocchi. Sulla stessa scia il rientrante Nicola Mei che chiuderà con 9 punti e 6/6 dalla linea dei tiri liberi. Il Sindaco abusa della sua esperienza per subire falli quando Teramo è in bonus, dà una mano in fase di costruzione del gioco in una serata dove all’attacco bianconero mancavano idee e si mette al servizio dei compagni in difesa. Nel finale qualche fischio lo penalizza, ma quella sua bonomia e quella parola gentile per i compagni – ed anche per gli avversari – sempre pronta gli permettono di rimanere concentrato e di fare le cose semplici, giuste ed essenziali. La vittoria di stasera permette alla Ble di rimanere al secondo posto, in coabitazione con Bisceglie e Luiss Roma, alle spalle di una Ruvo ancora imbattuta. Prossimo appuntamento per i bianconeri settimana prossima in casa di Sala Consilina, che oggi ha vinto contro Pozzuoli.
LA CRONACA – Ritmi serrati in avvio. Caserta costruisce e imbuca con continuità con un Alessandro Sperduto ispirato, gli abruzzesi hanno in Galipò la scheggia impazzita e in Vigori un lungo con mano e movimenti delicati. Il filo dell’equilibrio, non rotto neanche da troppi fischi arbitrali, vede Teramo portarsi in testa. La squadra di coach Gabrielli vola sulle ali dell’entusiasmo, recuperando palloni e aprendo il campo. Le scorribande di Galipò e la precisione dall’arco di Vigori sono il fattore che regala il +12 ai viaggianti al 5’ (9-21 e poco dopo 12-24) con Luise che è costretto a chiamare timeout. Dalla panchina sbuca un Mei tirato a lucido insieme ad un Biagio Sergio bravo a farsi trovare pronto e concreto nel realizzare. Teramo spreca in fretta il bonus e cincischia in attacco, perdendo parecchi palloni in attacco con blocchi al limite, la Juve sfruttando in maniera esiziale la linea della carità rientra in partita, con un break mortifero di 10-0. Mei ci mette tutta la sua esperienza nel lucrare punti a gioco fermo e a fine quarto siamo 24-26, con la squadra di coach Gabrieli che però perde per una distorsione al ginocchio Emidio Di Donato.
Il jumper dall’angolo di Sergio apre il secondo quarto scrivendo la parità sul tabellone, con la gara che diviene sporca e fatta di gioco spezzettato e tanti falli e contatti di gioco. Caserta è retta dalla scaltrezza di Mei, che inventa gioco ed è bravo a lucrare liberi. La sua uscita dal campo è un fattore negativo per l’attacco bianconero, che vive delle fiammate di Lucas e poco altro. Teramo in situazioni di gioco rotto riesce a destreggiarsi meglio, Vigori e Cianci danno manforte e Galipò e gli abruzzesi rimettono il naso avanti al 17’. Se coach Gabrielli non esulta certo per una situazione falli complicata, le cose peggiorano quando Guastamacchia, a seguito di un colpo al costato, sviene di colpo sul campo. Sono momenti concitati, ma dopo una pausa il ragazzo fortunatamente raggiunge lo spogliatoio sulle sue gambe. Il finale di quarto è concitato, Cianci si fa valere col suo piazzato dalla media, ma Caserta chiude col naso avanti 38-36 grazie al jumper con fallo subito di Sperduto.
La notizia al ritorno in campo è vedere Guastamacchia di nuovo sul parquet. Cianci è un fattore, 4 punti in fila per il nuovo sorpasso abruzzese, ma Cioppa, in campo al posto di Lucas, si fa trovare pronto alla chiamata e con un jumper piedi per terra sveglia i suoi. Drigo prende per mano i compagni, Visentin diventa un fattore e quando Sperduto sa essere prezioso non solo con i punti ma anche con gli assist, l’attacco bianconero diventa dominante. La tripla di Drigo regala il massimo vantaggio bianconero sul +7, su cui coach Gabrielli chiama sospensione, trovando Perin e la sua tripla a frenare l’inerzia casertana. La Ble trova in Cioppa il suo condottiero: 5 punti in fila per il +9 (54-45) ma Teramo non ci sta. La forza di inerzia di Calbini, unita all’intensità di Gaustamacchia e al solito Galipò permettono alla squadra biancorossa di tornare fino al -3, prima che ancora Cioppa, sempre dalla lunga distanza, mandi le squadre all’ultimo stop and go sul 61-55.
Girandola di palle perse a colorare i primi minuti dell’ultima frazione. Galipò con una tripla dal palleggio rompe l’inerzia, Calbini si prende il fallo antisportivo di Mastroianni ed in un amen Teramo è a -2. Serve un assist al bacio di Sperduto per Lucas per vedere di nuovo Caserta tornare a imbucare. Guastamacchia protesta e si becca il tecnico, Mei dalla lunetta continua il suo percorso netto ed al 34’ siamo 64-59. Cioppa è l’unico dei suoi a sbrogliare la matassa, mentre Teramo paga qualche errore di troppo in lunetta. Il giro e tiro di Sergio è ossigeno puro per i bianconeri che beccano in faccia la tripla di Guastamacchia che gela il Palazzetto di Viale Medaglie d’Oro sul 68-65. Nicola Mei mostra tutta la sua intelligenza cestistica, in un momento così delicato, inventando l’assist per Visentin che è bravo a segnare e subire il fallo. Continua a crivellare il canestro il giovane Gaustamacchia, regalando fiducia e speranza ai suoi, Sergio va con un sanguinoso 0/2 dalla lunetta e si entra nell’ultimo minuto con Vigori che sigla da sotto il -1 ospite. Attacco di Caserta ancora una volta farraginoso, arriva la palla persa e coach Gabrielli chiama timeout a 39” dalla fine per fermare la frenesia del parquet. Teramo cerca la conclusione con Calbini, mancando il bersaglio, Caserta rifiuta il lay up con Visentin per costruire la tripla con Sergio, che si spegne sul ferro lasciando la palla della vittoria a Vigori, che però sbaglia il jumper della vittoria. Vincerà la Ble 70-69, ma che crepacuore.
BLE JUVECASERTA – TERAMO A SPICCHI 2K20 70-69 (24-26; 38-36; 61-55)
Ble: Lucas 8, Romano, Mastroianni, Cortese 2, Cioppa 12, Drigo 7, Sperduto 14, Mei 9, Visentin 7, Sergio 11. All. Luise
Teramo: Galipò 13, Calbini 11, Ferri ne, Sacchi 1, Mora ne, Vigori 17, Cianci 8, Di Donato, Perin 9, Daidone ne, Semprini, Guastamacchia 10. All. Gabrielli