CASERTA – In quello che è uno spareggio che vale il secondo posto e l’accesso alle Final Eight di Coppa Italia, ovvero quello che decide chi sarà l’avversaria della Real Sebastiani Rieti, alla fine a spuntarla è la LUISS Roma, al termine di un match che i capitolini hanno dominato dal 19 minuto. È lì che la gara si decide, quando i capitolini, sotto di 11 lunghezze piazzano un 13-0 mortifero che ribalta la partita in poco più di un minuto. Caserta non riesce a reagire a dovere, viene presa di peso da Mastroianni e Sergio, che però non riescono a evitare la seconda sconfitta consecutiva. Al Palapiccolo finisce 71-82, con gli applausi meritati per gli universitari.
Caserta fino al 18’ aveva limitato il corri e tira avversario. Principi di zona mischiati alla marcatura individuale avevano permesso di costruire un buon vantaggio, ma quel break subito e l’incapacità di punire la zona di coach Paccariè col tiro dalla lunga distanza, sono stati decisivi. Eloquente è il 5/28 dalla lunga distanza dei bianconeri, che ci hanno provato. Se Mei incappa in una serata storta da 0/6 dalla lunga distanza e Sperduto nel secondo tempo non riesce a sbloccarsi da quota 8, era veramente cosa difficile venire a capo di una gara contro un avversario simile. C’è da dire che il cuore di Alessandro, più volte a terra a sbucciarsi le ginocchia, non è servito. Lucas ci mette 16 punti ma negli ultimi 15’ minuti è panchinato da coach Luise, che gli preferisce Cioppa, magari più tosto in difesa ma che non è riuscito a trovare i guizzi giusti in attacco. Drigo e Visentin a folate, mentre nulla si può eccepire alle prestazioni di Mastroianni e Sergio, davvero due leoni. Per Davide 9 punti, 7 rimbalzi e 4 assist, mentre il capitano chiude con 18 punti e 4 rimbalzi.
Per Roma partita sontuosa e a tratti irridente di Pasqualin, che da grande ex firma 31 punti con 9 rimbalzi , altrettanti falli subiti e 4 assist. Bene Legnini, che chiude a quota 18 con 7 rimbalzi, mentre Jovovic raggiunge la doppia cifra con una partita silenziosa ma efficace.
Per la Ble Decò serve ora ripartire, sebbene all’orizzonte ci sia la sfida in quel di Ruvo. Peccato non aver regalato a questo gruppo la possibilità delle final eight, forse un traguardo meritato per la squadra che si è vista fino a un mese a questa parte, me che nelle ultime 4 gare ha faticato e non poco.
LA CRONACA – Inizio di gara contratto, con la tensione che si taglia a fettine. La lacrima di Sperduto e la bomba dal parcheggio di Fallucca innescano la miccia di una sfida fatta di botta e risposta. Visentin è un fattore in vernice, Mastroianni il solito leone a rimbalzo. Luiss va col corri e tira, i penetra e scarica in sequenza che premiano la mano calda di Legnini, che colpisce due volte dall’arco, ma quando la Juve costruisce contro la difesa press di Paccariè arrivano sempre canestri pesanti. Le triple dall’angolo di Lucas e frontale di Drigo scuotono i bianconeri, che trovano un Visentin ispirato in vernice ma sfortunato quando gli si insacca un dito. Alla magia pensa Sperduto che lancia il parziale di 9-0 che regala ritmo ed inerzia ai suoi. Alexkidd si prende l’antisportivo di Falluca, firma l’assist per Drigo e poi ancora dalla lunetta scrive +9 (21-12 al minuto 8) ma soprattutto si batte e non poco in difesa. Serve tutta la classe di Pasqualin e l’energia dalla panchina che porta Di Bonaventura per permette ai viaggianti di ricucire il gap: i liberi di Romano, comunque, scrivono il 23-19 alla prima pausa.
Caserta non perde l’abbrevio, ma soprattutto ci mette più energia ed intensità. Mastroianni continua a lucrare a rimbalzo offensivo, Romano conferma la sua verve che si tramuta in falli subiti e tiri liberi a bersaglio e servono gli straordinari di Pasqualin a bucare l’arcigna difesa bianconera. Il terzo fallo di Fallucca costringe Paccariè a tenere la zona fronte pari come scelta difensiva, solo a tratti efficace, ma Alessandro Sperduto si abbatte come un uragano sulla gara con la difesa ancor prima che con i suoi soliti canestri. Il suo no look per Sergio è poesia, il furto con scasso lancia la Juve, che con la penetrazione di Lucas arriva al massimo vantaggio sul +11 (34-23) al 15’. Luiss continua a infrangersi contro la difesa di coach Luise che alterna principi di zona a marcatura individuale: servono il talento balistico di Legnini e la tripla da 8 metri abbondanti di Murri per rimettere punti sul tabellone, ma la velocità di Lucas è un fattore. Il suo lay up in corsa spezza il parziale degli universitari, la sua rubata con appoggio al vetro il continuo e l’assist in transizione per Sergio riportano a 11 le lunghezze di vantaggio dei padroni di casa, con coach Paccariè che deve chiamare timeout. Di qui in poi, la Juve sparisce dal campo: Di Bonaventura apre le danze dalla lunga distanza, Jovovic si mette in ritmo con 4 punti in fila ed il finale è tutto per Pasqualin che con due triple chiude la prima frazione mettendo i suoi in vantaggio 40-42, un parziale di 0-13 mortifero.
Di Bonaventura apre la ripresa con una tripla non contestata, Visentin spezza il parziale ma Pasqualin torna a macinare. Caserta spreca parecchio, Lucas prova a mettersi in ritmo, ma Jovovic risponde puntuale. Sergio in vernice è un leone e scrive la parità a quota 55 ma una tripla da 10 metri di Pasqualin, un suo tiro morbido e un canestro di Jovovic scrivono un 7-0 di break su cui Luise chiama sospensione. All’ultimo stop and go è 55-62.
Luiss che vola a +11 in apertura di quarta frazione, quando il jumper di Di Bonaventura e l’ennesima bomba di Jovovic scrivono 56-67 sul tabellone. La Juve si aggrappa a capitan Sergio ed al cuore di un Mastroianni stoico a rimbalzo offensivo. Il canestro del numero 3 nel traffico vale il -5 al 34’ (64-69) su cui Paccariè decide di parlarci su, anche perché i suoi hanno anche già speso il bonus. Qui la partita svolta, anche per qualche scelta arbitrale discutibile: Se il tecnico per flopping a Sperduto può starci, le proteste poco veementi di Drigo che subisce un pesante contatto a rimbalzo non possono produrre lo stesso esito. Pasqualin va due volte in lunetta e riporta a 7 le lunghezze di vantaggio dei suoi. Bagarre ovunque sul parquet, Cioppa infiamma il PalaPiccolo mettendo la bomba importante, Sergio dalla lunetta è preciso e la Juve è lì. Fallucca con una tripla da campione porta ossigeno ai suoi, Luise va col timeout a 2 e 30’ dalla fine con i suoi sotto di 5 lunghezze. Caserta continua a litigare col tiro da tre punti, Pasqualin è bravo a subire falli e a punire dalla lunetta, sebbene le sue percentuali non siano eccellenti. La Juve prova col tiro dalla lunga a rientrare in gara ma la palla non entra, Sergio è l’ultimo dei suoi arrendersi ma i buoi hanno già abbandonato la stalla. Vince Luiss 71-82 con abbondante garbage time.
IL TABELLINO
BLE DECO JUVECASERTA – LUISS ROMA 71-82 (23-19; 40-42; 55-62)
Ble Decò: Lucas 16, Romano 4, Mastroianni 9, Cortese ne, Cioppa 3, Drigo 7, Sperduto 8, Mei, Visentin 6, Sergio 18, D’Aiello ne, Miraglia ne. All. Luise
Luiss: Murri 3, Perotti 3, Jovovic 12, Zini, Fallucca 8, Pasqualin 31, Busca ne, Invernizzi ne, Barbon, Tolino, Di Bonaventura 7, Legnini 18. All. Paccariè
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