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Basket

JuveCaserta a Taranto per due punti di continuità: la preview

Se la vittoria contro Roseto di settimana passata ha fornito una indicazione, è che di sicuro la Ble Decò JuveCaserta sa fare di necessità virtù quando ha l’acqua alla gola. Senza Lucas, con qualche altro acciacco qua e là, i due punti contro gli abruzzesi sono il frutto di un lavoro collettivo che ha avuto tanti piccoli protagonisti in diversi frangenti dell’incontro. Testimonianza che se la rotazione si allarga ciascuno può apportare davvero un contributo e non soltanto ricambiare i titolari per dargli fiato. Quella contro Taranto appare comunque come un vero spartiacque della stagione. La squadra rossoblu del Cus Jonico, infatti, è reduce da due vittorie consecutive pesanti , meritate e sofferte. Prendersi lo scalpo di Ruvo dimostra che al Tursport di Via del Faro è difficile ottenere il referto rosa, bissare poi i due punti in trasferta, con autorità, sul campo di Sant’Antimo, è il prosieguo di una crescita che ha riportato i tarantini di nuovo nella fascia alta della classifica.  Coach Olive conta di poter ampliare la striscia vincente, ai bianconeri invece serve continuità per proseguire in un cammino che, proprio dal match contro i pugliesi, vide iniziare una striscia di risultati utili da autentico sogno.

L’AVVERSARIO –  Più concreto che profondo, il roster del Cus Jonico è dotato di talento e profondità. Vive di momenti, questo è poco ma sicuro, con parziali e controparziali che sono frequenti – dato importante visti gli “accendi-spegni” anche in casa bianconera delle ultime uscite – ma anche e soprattutto di agonismo ed intensità che il terzetto argentino porta a coach Olive. Più talentuoso che profondo nei numeri, il roster rossoblu gira intorno a Francesco Villa, play dotato di buona mano e che è reduce dai 25 punti e 7 rimbalzi di settimana scorsa. Fu un fattore per i primi tre quarti all’andata, quando poi la Juve piazzò il break che di fatto decise il match. Al suo fianco il giovane Gianmarco Conte, guardia eclettica e dinamica, molto bravo in post basso se c’è il missmatch o ad attaccare il ferro sfruttando il fisico. Il quintetto è completato da tre giocatori tosti, lunghi e atletici, intercambiabili e ficcanti. Corral è il pivot, dotato però anche di mano dalla lunga distanza, pericolo pubblico numero 1 se la scelta è quella del pick and pop, Cena è al suo fianco, bravo a fare tanto lavoro oscuro e a rimestare nelle pieghe della gara per trovare punti ed accendersi. Santiago Bruno è il collante tra l’interno e l’esterno, tiratore di striscia, reduce da una brutta serata settimana scorsa, ma che può trovare punti facili e veloci se ben armato. Dalla panchina giovani energie, con Piccoli, Sampieri e Graziano, mentre D’Agnano dà il cambio a Villa quando serve, mostrando come il progetto di coach Olive regali minuti veri anche a un classe 2005.

QUI JUVE – La dimostrazione di forza con Roseto, così come quella con Pescara, sono figli di due primi tempi che definire orribili è eufemistico. Caserta ha latitato, forzato e non ha saputo trovare la quadra, poi si è accesa, ha coinvolto tutto e tutti ed è diventato un rullo compressore. Bene, magari non benissimo, ma in tutto questo ha inciso e non poco il giocare tra le mura amiche. Se si pensa che l’ultimo acuto lontano dal PalaPiccolo è datato 27 Novembre, si capisce che questa squadra ha bisogno di trovare i propri equilibri anche lontano dalle mura amiche. E nonostante a Cassino, a Salerno e persino a Ruvo si sia andati vicini all’acuto, il fatto che la squadra nel momento topico si sia disunita deve far riflettere. Serve concretezza e anche quella capacità di chiudere le gare. Drigo e Sperduto, quando entrano nel match, risultano devastanti e letteralmente immarcabili. Può raccontarlo Roseto, che prima ha beccato un Mathias Drigo onfire vedendosi rimontare e poi, finchè Alexkidd è rimasto con le polveri bagnate al tiro, ha sempre avuto il naso avanti, ma quando il #15 si è messo in ufficio, col suo talento, ha distrutto qualsiasi speranza e deciso il match. Biagio Sergio sta trainando il gruppo non solo con i gradi del capitano, ma anche con quelle spalle larghe con cui carica i compagni e li protegge in vernice, mentre Mei porta calma e gesso dalla panchina, con cose semplici ed essenziali. La crescita di Romano aggiunge minuti di qualità, ma sono soprattutto le prestazioni di Cioppa e Mastroianni che hanno fatto la differenza. Senza Lucas, sobbarcati dell’intera regia, hanno sbattuto contro muri e hanno risposto presente alla chiamata. Ed ora, almeno contro Roseto, c’è l’addizione di Ndoja. E da qui ora, la vexata quaestio che ci porteremo ad ogni partita. Quale dei senior starà fuori? Questo forse il primo grande dubbio della stagione di Sergio Luise, che ora è chiamato a una scelta che, in un senso o in un altro, è un giro di roulette. Dalla gestione del gruppo e dei suoi equilibri passano molti dei destini bianconeri.

SI GIOCA AL: Tursport di via del Faro a Taranto, domenica 12 febbraio, con palla a due alle ore 18. Arbitreranno i signori Vito Castellano di Legnano (MI) e Marco Schiano Di Zenise di Trieste.

Redazione

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