Aversa. Doveva essere la partita della rinascita: l’esonero del buon Sergio Luise, il nuovo coach Nando Gentile assistito da Ciro Dell’Imperio, e nonostante la sconfitta di 9 punti, maturata solo alla fine, con le polveri spente, il fiato corto, e la evidente mancanza di preparazione atletica dei ragazzi, per noi che scriviamo lo è stata.
Forse perchè riusciamo a vedere del buono in ogni cosa? No! I segnali positivi ci sono stati eccome, anche se la compagine di Farinaro ne è uscita sconfitta, comunque mostrando una buona profondità e potenziale.
Calma, palla al play, schema, costruzione del gioco, ottimizzazione dei 24 secondi per completare l’attacco con conclusione finale vincente, 33 rimbalzi e 18 assist totali, nonostante le 14 palle perse (11 recuperate, ma Livorno ha fatto peggio con 16 perse e 7 recuperate), sono tutti segnali di un cambiamento del gioco, un gioco forse, non ce ne vogliano gli addetti ai lavori, che solo un veterano della pallacanestro classica come Nando Gentile può trasmettere: calma, costruzione del gioco e ottimizzazione di tutte le varianti.
La riconferma di Paolo Paci, pivot essenziale per l’economia e per la costruzione del gioco, 11 punti – 8 rimbalzi – 1 assist e ben 4 palle recuperate fa ben sperare per il futuro.
Questo rimanendo in partita fino alla metà del 4° quarto, quando tutti in evidente stato di affaticamento fisico e mentale (da non tralasciare le difficoltà a reperire un campo fisso di allenamento, ma a breve sarà pronto il PalaPiccolo) hanno ceduto il match ai livornesi, che in tutta sincerità, nonostante 4 atleti in doppia cifra, con gli ottimi Lo Biondo, Diouf e Pagani sotto i tabelloni e ben 9 elementi a referto con almeno 3 punti realizzati, centrando la 4^ vittoria in campionato su 6 partite giocate, 4 delle quali lontano da casa, non ci è sembrata una squadra imbattibile per questa Paperdì.
Va da se la Juvecaserta ha bisogno di intervenire sul mercato per due posizioni cruciali: manca un realizzatore titolare, un ala piccola con mano calda (troppi errori, troppe forzature, anche da due punti), e un cambio per Paci, un giovane di belle speranze, a cui il centro casertano può fungere anche da chioccia, così liberando Sergio, Hadzic e Mehmedoviq per il loro ruolo naturale.
Ancora rinviato l’appuntamento con la vittoria per la Paperdi Caserta che non è riuscita a superare il quotato Caffè Toscano Livorno, ma certamente la squadra casertana, pur nella sconfitta, ha mostrato un piglio diverso anche se ha, poi, dovuto alzare bandiera bianca nei confronti di un avversario certamente più cinico ed esperto, che ha saputo sfruttare benissimo sia la sua prestanza fisica sotto canestro che i dodici tiri liberi in più, risultati alla fine determinanti nella definizione del punteggio (71-80). Il che non vuol dire che la Pielle Livorno non abbia meritato la vittoria, ma indubbiamente evidenzia anche l’inesperienza dei padroni di casa, esordienti in questa categoria.
Tutto sommato si è trattato di una gara abbastanza equilibrata con il caffè Toscano Livorno bravo, soprattutto nel primo periodo, a sfruttare i continui viaggi sulla linea della carità (10/10 nel primo quarto contro l’1/2 dei padroni di casa) per rimanere agganciata ad una Paperdì che mostrava aggressività in difesa e lucidità in attacco e trovava buone conclusioni con Lucas, Romano e Sergio. Il che, però, non era sufficiente per chiudere in vantaggio la prima parte di gara (19-21) anche per il 4/6 dalla lunga distanza messo a segno dagli ospiti.
Non è cambiato il trend della gara nel secondo periodo con i casertani che, dopo il sorpasso firmato da Moffa, impegnati a guidare la contesa con vantaggi, però, sempre minimi di 2/4 punti e con i toscani bravi a sfruttare ogni minimo errore dei padroni di casa riuscendo ad arrivare all’intervallo lungo in vantaggio di cinque lunghezze (39-44).
Un vantaggio, questo, che gli ospiti hanno costantemente mantenuto per tutto il terzo periodo, riuscendo anche ad ampliarlo fino al +10 (51-61 a2’20”dalla sirena del terzo quarto) prima di subire la reazione dei bianconeri della Paperdi che, grazie ad un cambio difensivo, riuscivano a produrre un break di 8-0 che li portava ad un solo possesso di distanza dagli avversari allo scadere del periodo (59-61).
Caserta continuava la striscia positiva con il canestro di Moffa che impattava nel punteggio e la partita si è, quindi, incanalata sul piano dell’equilibrio, rotto da una tripla da grande distanza di Laganà a 4’02” dal termine. In quel momento ai casertani è mancata la forza di reazione e Livorno ha potuto condurre in porto la gara ampliando il vantaggio fino al +9, raggiunto ad una manciata di secondi dalla sirena finale con una tripla di Rabbini.
Paperdi Caserta: Moffa 13 (5/10, 1/4), Paci 11 (4/9, 0/0), Mastroianni 9 (3/5, 1/2), Mehmedoviq 9 (3/6, 1/1), Lucas 8 (1/6, 2/3), Zampogna 7 (0/3, 0/3), Romano 6 (1/2, 1/2), Sergio 5 (0/1, 1/2), Mei 3 (0/0, 1/4), Pagano, Pisapia ne, Pani ne. Allenatore: Gentile
Caffè Toscano Pielle Livorno: Lo biondo 15 (4/6, 2/5), Pagani 12 (4/5, 0/0), Campori 11 (3/3, 1/1), Chiarini 10 (0/4, 1/3), Rubbini 10 (2/5, 1/5), Diouf 9 (2/5, 0/0), Laganà 6 (0/0, 2/3), Ferraro 4 (2/3, 0/2), Manna 3 (0/0, 1/2), Cristofani ne. Allenatore: Cardani
Arbitri: Gai e Marcelli di Roma
Caserta: tiri liberi: 13/17 – Rimbalzi: 32 9 + 23 (Paci 8) – Assist: 18 (Zampogna 5); Livorno: tiri liberi: 22/29 – Rimbalzi: 35 5 + 30 (Lo biondo 8) – Assist: 16 (Chiarini, Rubbini, Ferraro 3)
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