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Caserta va a Rieti: è già uno scontro salvezza

Caserta. Parlare di ultima spiaggia all’undicesima giornata del girone di andata è sicuramente prematuro, ma la sfida del PalaSojourner (palla a due ore 21) tra NPC Rieti e Paperdi Juvecaserta è davvero un match da dentro o fuori. Tanti i punti in comune tra le due squadre, entrambe con una gloriosa storia passata, entrambe in risalita dalle minors, entrambe partite con ambizioni di classifica e ora impelagate all’ultimo posto, con un record di 1 vinta e 9 perse che è eloquente.

Se Caserta è reduce da 8 ko in fila, la truppa reatina fa peggio, con una striscia di sconfitte che è salita a quota 9 dopo l’esordio bagnato dal successo casalingo contro la Pielle Livorno. Una gara che lascerà una delle due all’ultimo posto, con le prime importanti ripercussioni anche in termini di classifica avulsa, variabile che, dato il posizionamento in classifica, non può essere una varabile eventuale.

Per ciò che attiene a Caserta, di certo riscattare la brutta prestazione contro Avellino è di certo il primo punto all’ordine del giorno. Svogliatezza in attacco, senza idee a tratti, e pigrizia in difesa sono i temi su cui coach Bartocci avrà sicuramente lavorato in settimana. Di certo il fatto di non disporre del roster al completo è un problema, ma questa squadra dovrà conviverci almeno fino al nuovo anno, quando Moffa potrebbe rientrare in rotazione dalla frattura da stress al piede. Meno le chances di rivedere in questa annata Alfonso Zampogna, che con i problemi al crociato ne avrà per molto. Juve che quindi senza un play puro di ruolo, sarà ancora affidata alla cabina di regia dell’eclettico Lucas e del coraggioso Mastroianni, con Dino Butorac a supporto. Proprio sul croato, scintillante nell’esordio a Treviglio e più in ombra nel derby di Aversa, si fondano le speranze di un attacco bianconero che ancora non ha trovato il so go to guy. Energia che dovrà arrivare anche dalla panchina da quel Nicola Mei che non riceve spesso grandi minutaggi, ma che con piccole cose riesce sempre a graffiare la partita.

Dopo una settimana di assestamento, anche l’altro nuovo arrivato Denis Alibegovic sarà chiamato a una prova migliore di quella di settimana scorsa, dove se non altro ci ha messo la faccia. Partita importante per tutto il pacchetto lunghi, che dovrà vedersela contro avversari strutturati e con punti nelle mani. La certezza è Biagio Sergio, capitano e migliore dei suoi per distacco in questa prima fase orribile di stagione, mentre qualcosa di più ci si aspetta da Paolo Paci, Damir Hadzic e Fatih Mehmedoviq, che per problematiche fisiche varie ed eventuali non hanno mai saputo dare continuità alle proprie prestazioni.

Sul fronte reatino, è necessaria una svolta. Caserta può essere lo spartiacque per la squadra allenata da coach Ciccio Ponticiello, che della Juve è stato capoallenatore in una B di parecchi anni fa. Finora tante buone prestazioni, sconfitte sul filo di lana che hanno portato applausi dai rivali ma pochi punti in classifica, che è ciò che conta alla fine. Squadra interessante quella laziale, senza punti di riferimento, dotata di struttura fisica, arma tattica importante in questo match contro una Paperdi che a rimbalzo fa fatica, soffrendo e non poco i secondi possessi. Cabina di regia affidata al giovane Mele, sugli esterni Markovic e Da Campo, due bocche da fuoco interessanti e con punti nelle mani, il cui cambio è Melchiorri. Sotto i tabelloni il maltese Cassar, che in estate fu vicino alla Juve, insieme a Cusenza, che è uno degli ultimi arrivati in casa NPC. Dalla panchina Del Sole è il giusto backup per una coppia in vernice molto solida. Squadra giovane e spregiudicata quella di coach Ponticiello, che ha affrontato tanti match a viso aperto peccando sempre nel momento decisivo.

La sconfitta di sabato scorso a Cassino, dopo due supplementari, con rimonta finale della Virtus nonostante i falli, è l’emblema di una squadra che troppo spesso si è sciolta nei momenti chiave, ma che ha dentro di sé la possibilità di battere chiunque. Ecco che contro Caserta c’è la concreta possibilità di interrompere il periodo negativo e di provare a risollevarsi, magari evitando di dare il solito calcio al secchio del latte nel quarto periodo.

Palla a due, quindi, per le ore 21, sotto l’attenta direzione dei fischietti Fabrizio Suriano di Settimo Torinese (Torino) e Leo Mamone di Novara. Chi vince si rialza, chi perde affonda in un baratro da cui, specie psicologicamente sarà davvero difficile risalire.

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