Aversa. “Quo usque tandem, Catilina, abutere patientia nostra?” Così recitava la celebre frase retorica ciceroniana nel descrivere l’atavico problema della res pubblica romana. Sarebbe facile se il problema, come in quella circostanza, fosse limitato ad un sol uomo. Doveva essere la gara da non fallire, invece la Paperdi Caserta cede il passo alla Pall. Crema, conquistando la sconfitta numero 10 in sequenza, e l’undicesima in campionato sulle 12 allacciate di scarpe.
Non sembra esserci stato il cambio di passo che gli acquisti ed il cambio in panchina dovevano portare alla truppa bianconera. Fermo restando l’atavica carenza dei tiri liberi (11/17 stasera) e di un attacco sterile (16/40 da due punti e 5/19 dall’arco dei 6,75 mt) alla truppa di coach Ciro Dell’Imperio continua a spegnersi la lampadina in fasi dell’incontro, che producono autentiche folate avversarie alle quali non si riesce a far fronte.
È così che un match che non passerà agli annali come grande spettacolo per la pallacanestro, la Juve rimane a secco di punti per 6 minuti nel secondo quarto – quando con un parziale di 1-17, o se preferite di 0-15, Crema prende il largo senza più voltarsi – e per i primi 8 minuti nella terza frazione. Elettrocardiogramma piatto in tali frangenti a cui non sembra esserci una vera spiegazione. Dato ancor più nefasto se si pensa che nel secondo tempo i lombardi non riescano a essere così ficcanti, mettendo insieme solo 20 punti in altrettanti minuti, e rimanendo sempre col naso avanti.
Con un avversario alle corde e incapace di produrre qualcosa di significativo se non a cronometro fermo (21/24 alla fine), Caserta rosicchia punti in maniera molto farraginosa, si spinge fino al -3 di inizio quarto periodo con un giro e tiro di Sergio, e latita parecchio sul -4 dove arrivano uno scarico di Butorac per un compagno che non c’è, ed una sanguinosa persa di Alibegovic. Quasi non conta la sfortuna di due conclusioni degli stessi slavi sputate dal ferro. La Paperdi si adagia, molle in difesa e troppo poco aggressiva, o meglio nel modo sbagliato. Negli ultimi 10′ di gioco, dei 13 punti degli uomini di coach Baldiraghi, ben 11 arrivano dalla lunetta. Tardiva la reazione, col 3/3 sempre dalla linea della carità di Alibegovic, con la sanguinosa persa di Lucas nel finale che chiude i conti, per il 58-65 finale.
I numeri dicono che in casa casertana c’è, ancora una volta, ben poco da salvare. Butorac ha fatto pentole e coperchi, mostrando carattere e voglia, prendendosi la squadra sulle spalle e provando a inventare, fino a quello scarico sul -4 che finisce sul parterre del PalaJacazzi, oggi non pieno come nelle altre settimane. Per il croato ci sono 16 punti e 7 rimbalzi. Hadzic ci ha messo grinta e voglia, specie nel primo tempo, nonostante troppi errori dalla linea della carità. Per lui comunque 10 punti e 5 rimbalzi. Sotto la sufficienza gli altri, con Mei stasera centellinato a 5 minuti per i problemi influenzali e Mastroianni che dopo un colpo alla schiena ad inizio ripresa è uscito senza più rientrare, sperando che non ci sia un nuovo problema fisico da annotare. Mehmedoviq soffre e non poco in vernice, ci prova con coraggio e chiude con 9 punti e 7 rimbalzi, mentre Alibegovic prova ad aiutare i suoi ma senza grosse percentuali al tiro, chiudendo con 7 punti, 7 rimbalzi e 4 assist. In casa cremasca, doppia doppia per Tsetserokou da 17 punti e 11 rimbalzi, da vero Mvp del match e dominatore in area colorata.
Nella serata in cui Stepanovic (8 pti e 5 rbz) non è un fattore assoluto, ci pensa Oboe a tirare la carretta con 15 punti di grande personalità e grande freddezza a cronometro fermo, specie nel finale. Ognuno porta il suo mattoncino alla causa di coach Baldiraghi, con 7 punti a testa e tanta intensità per Nicoli, Ianuale e Ziviani, mentre Carta, limitato dai falli, chiude solo a quota 4, ma segna la schiacciata da rimbalzo offensivo nel momento peggiore dei suoi, spezzando l’inerzia che stava voltando verso i bianconeri in rimonta.
LA CRONACA
Ritmi altissimi in avvio, con Tsetserokou e Paci che battagliano in vernice e Oboe e Butorac che si rispondono dalla lunga distanza. Vantaggi minimi che si alternano da ambo i lati, con Crema che prova a correre appena ne ha la possibilità. Con Stepanovic panchinato per due falli in un amen, così come Paci, è l’asse Oboe-Tsetserokou a guidare i viaggianti, mentre Hadzic, impreciso dalla lunetta, si carica la squadra sulle spalle in attacco segnando e riportando avanti i suoi. Il primo strappo è della Logiman, che con Tsetserokou va sul +4 (17-21) costringendo Dell’Imperio al timeout dell’ottavo minuto. L’ingresso di Mehmedoviq e la tripla di Butorac valgono però il vantaggio casertano alla prima pausa, sul 24-23. Il secondo parziale si pare con il canestro ancora di uno scatenato Butorac e la risposta di Carta, che in vernice si prende il fallo e imbuca dalla lunetta. Sembra il preludio dello stesso copione già visto, invece la Juve si blocca. Dopo l’1/2 di Mehmedoviq al 12′ (27-25) i bianconeri in attacco non vedono la luce per 6 minuti, e omettono di difendere. Tsetserokou fa quello che vuole da sotto, Stepanovic si mette in partita e quando anche Ziviani e Nicoli si mettono al lavoro è 0-15 di break per il 27-40 del 18′. Cinque punti in fila di Hadzic rianimano i padroni di casa, il contropiede chiuso da Butorac propizia il -7, ma i jumper di Stepanovic prima e di Ianuale poi chiudono i giochi sul 34-45 nell’intervallo, Nella ripresa, di pallacanestro da commentare ce n’è davvero poca. Ancora Stepanovic sblocca il punteggio dopo 3′, poi per altri 5 si sbaglia da una parte e dall’altra. Mehmedoviq segna i primi punti bianconeri al 28′, Lucas va con la bomba, ma Tsetsterokou è sempre un enigma. All’ultimo stop and go è 42-52 dopo una magia di Butorac con fallo subito. Caserta ci prova, sospinta anche dal momento no dei viaggianti. Sergio prima con i liberi, poi con un jumper, e la tripla da campione di Butorac valgono un 10-0 pesante (considerando l’ultimo canestro del terzo periodo) che inaspettatamente riporta i ragazzi di Dell’Imperio sul -3 e col vento in poppa. La solita distrazione difensiva, però, ed un rimbalzo offensivo con schiacciata seguente di Carta, sono ossigeno puro per coach Baldiraghi e soci. Mehmedoviq con una tripla insperata riporta Caserta sul 52-56, una distanza che verrà mantenuta a lungo, visto che i lombardi rispondono sempre – e dalla lunetta – ad ogni canestro dei campani. La persa di Butorac apre la possibilità a Crema di tornare a +6 con i liberi di Oboe, ma i 3 liberi a bersaglio di Alibegovic valgono ancora un solo possesso di distanza. Fallo sistematico della Paperdi con la mano di Oboe che ancora non trema, poi arriva la persa in uscita dal time-out di Lucas che vuole dire resa, 58-65, per la decima sconfitta stagionale.
PAPERDI CASERTA – LOGIMAN PALLACANESTRO CREMA 58-65
Parziali: 24-23; 10-22; 8-7; 16-13)
Progressione: 24-23; 34-45; 42-52; 58-65)
CASERTA: Butorac 16 (3/6, 3/5), Hadzic 10 (4/7, 0/2), Mehmedoviq 9 (2/4, 1/1), Alibegovic 7 (2/7, 0/2), Sergio 6 (2/4, 0/1), Paci 5 (2/6), Lucas 3 (0/1, 1/3), Mastroianni 2 (1/4, 0/2), Mei (0/1 da tre), Pagano 0 (0/1), Ferraro ne, Pani ne. All. Dell’Imperio
Tiri liberi: 11 / 17 – Rimbalzi: 35 (5 + 30 – Butorac e Alibegovic 7) – Assist: 11 (Alibegovic 4)
CREMA: Tsetserukou 17 (6/9), Oboe 15 (2/5, 1/7), Stepanovic 8 (4/9, 0/5), Nicoli 7 (2/3, 0/4), Ianuale 7 (2/6, 1/2), Ballati, Carta 4 (1/3), Ziviani 7 (2/3, 0/2), Graziani ne, Matteo Cabrioli ne. All. Baldiraghi
Tiri liberi: 21 / 24 – Rimbalzi: 42 (8 + 34 – Tsetserukou 11) – Assist: 5 (Oboe 3)
Risultati dagli altri campi già acquisiti: Legnano – Rieti 66-67; Cassino – Brianza 80-69; Fiorenzuola – Sant’Antimo 85-64; Desio – Omegna 78-83