Caserta (Domenico Landolfo). Qualsiasi commento sulla gara tra Paperdì Juvecaserta e Fabo Herons Montecatini sarebbe superfluo alla luce di quello che il campo ha dimostrato. Non ce ne vorrà Biagio Antonacci, ma le sue parole fanno da eco a questa vittoria, con qualche licenza poetica: “Non ci credevo, ho detto è lei o no, tra tante partite, la vittoria non ce l’aspettavamo qui… Quanto tempo e ancora, ci fai soffrire dentro, quanto tempo e ancora, ci viene da star male“.
Finita la boutade musicale, eccoci qui a parlare dell’81-69 con cui i bianconeri hanno asfaltato la capolista, una vittoria che cambia poco la classifica visto che Salerno ha espugnato il parquet di Bernareggio dopo aver esonerato coach Sciutto e che qui i blaugrana sono ancora distanti 4 partite.
Aumenta il rammarico però verso una squadra che ha mostrato il suo talento, ancora una volta a sprazzi certamente, ma che ha preso uno scalpo importante. Impossibile pensare che questo stesso gruppo sia lo stesso che veniva da 20′ orribili contro Cassino, che ci perdonerà per il parere, ma non è nemmeno avvicinabile agli Herons di coach Barsotti, che comunque rimane in testa alla classifica. Ed è ancora più significativo il risultato se si pensa che in settimana questo gruppo ha perso anche un pezzo della rotazione come Damir Hadzic.
Alla vigilia del match – ammette chi vi scrive – ero tra quelli che pensavano che sarebbe potuta arrivare un’imbarcata, stante anche il dubbio sulle condizioni di Paci, uscito malconcio dal turno infrasettimanale. Invece il lungo stasera è sul campo, fa la voce grossa, chiude una gara da 12 punti, 8 rimbalzi e 4 assist con una presenza dominante in vernice e una consapevolezza che si trasmette ai compagni.
Eroe di giornata è un Davide Mastroianni chirurgico al tiro, che solo per un fallo commesso non ascrive una “partita perfetta”. Il folletto difensivo, ficcante come sempre, si prende anche il proscenio in attacco, con 16 punti e una solidità mentale da giocatore importante per coach Dell’Imperio.
Al resto pensano Alibegovic concreto che chiude con 17 punti e 10 rimbalzi, e Butorac, devastante nel secondo tempo, che si ferma a 14 ma nella ripresa ammazza la gara. La vittoria è ancora più rimarchevole, perché una squadra che ha perso un lungo in settimana, come i bianconeri, cattura 12 rimbalzi in più degli avversari, e perché quell’ 11/13 dalla linea della carità arriva tutto nel secondo tempo. Già, perché i primi 20′ di gioco non avevano regalato nulla di diverso da quello che ci si aspettava, anzi erano l’esatto prosieguo del match di Cassino. Poi i vagiti della fine del primo tempo, con Alibegovic che propizia una rimonta fino al -6 dell’intervallo, ed una difesa bunker dopo i 15 minuti di pausa, cambiano ogni cosa. Butorac fa il resto e nel finale Paci e Mastroianni la chiudono.
Ai toscani non bastano i 14 punti e 5 assist di Benites, i 10 con 7 rimbalzi di Arrigoni oltre ai 13 del nuovo arrivato Radunic. Rimontare dopo uno score di 0-18 è impresa ardua, e più volte questi break iniziali hanno dominato le gare bianconere, segnandole in maniera inenarrabile. Stavolta e nonostante tutto non è avvenuto, la palestra del Buonarroti esulta davanti ai 200 tifosi, simili ai 20 lettori di Manzoniana memoria, a testimonianza di quanto l’ambiente faccia la differenza.
La cronaca Inizio shock per i bianconeri. Dopo la tripla di Lucas del 5-4 arriva un break di 0-18 che regala a Montecatini il largo vantaggio in doppia cifra. Mastroianni e Vitale accorciano ed alla prima sirena è “solo” +10 (10-23). Chiera e Arrigoni avevano trascinato i viaggianti e coach Barsotti cerca di allargare la rotazione ma la situazione non gli giova. Vitale scuote i suoi, Mastroianni è presente, poi si accende Alibegovic, bravo a rispondere anche alle folate di Benites per il -6 su cui si va all’ intervallo (33-39). La Juve esce dagli spogliatoi con una nuova faccia ed una difesa tosta. Montecatini appare una squadra in difficoltà, aggrappata a Radunic, ma presa in infilata da Butorac.
Il croato, in partnership con Alibegovic propizia un break di 19-4 che spezza in due il match, regala il vantaggio ai padroni di casa che non si volteranno più indietro. Caserta tocca anche la doppia cifra di vantaggio sul canestro di Vitale, ma la tripla di Sgobba rimette in pista gli Herons, che chiudono sotto 59-51 all’ultimo stop and go. Le percentuali calano nel quarto periodo, fino a che Benites spezza l’equilibrio con la tripla del -5. È qui che la premiata ditta Paci – Mastroianni sale in cattedra. Sono loro a prendere per mano la squadra, a dare intensità in difesa e a lottare su ogni pallone. Arrigoni prova a guidare i suoi ma la tripla del #3 bianconero mette una seria ipoteca sui giochi con il vantaggio che ritorna in doppia cifra a 5′ dalla fine. Tutti i tentativi dei toscani di riportarsi sotto vengono ricacciati indietro, perché Paci dalla lunetta è implacabile, e Butorac quando serve si fa trovare pronto. Alibegovic e capitan Sergio la chiudono definitivamente con i canestri della staffa. Finisce 81-69.
Paperdi Caserta – Fabo Herons Montecatini 81-69
Tempi parziali: (10-23, 33-39, 59-51)
Caserta: Alibegovic 17 (6/11, 1/5), Mastroianni 16 (5/5, 2/2), Butorac 14 (4/5, 2/4), Paci 12 (4/10, 0/0), Vitale 8 (1/3, 2/6), Lucas 5 (1/1, 1/4), Sergio 5 (1/1, 0/1), Mehmedoviq 4 (1/3, 0/1), Moffa (0/2, 0/2), Pagano (0/1, 0/0), Pisapia NE, Pani NE. All. Dell’Imperio
Fabo Herons Montecatini: Benites 14 (1/4, 3/6), Radunic 13 (3/6, 1/2), Arrigoni 10 (4/6, 0/0), Dell’Uomo 9 (‘/2, 3/6), Sgobba 7 (2/4, 1/1), Lorenzetti 7 (3/4, 0/1), Chiera 5 (1/2, 1/5), Natali 4 (1/2, 0/3), Giancarli (0/0, 0/1), Carpanzano NE, Lorenzi NE. All. Barsotti
Arbitri: Scarfò di Palmi e Riggio di Siderno
Caserta: Tiri liberi 11/13, rimbalzi 41 13+28 (Alibegovic 10), assist 11 (Paci 4) – Montecatini: tiri liberi 12/16, rimbalzi 29 6+23 (Arrigoni 7), assist 16 (Benites e Chiera 5)