Caserta. Sport e impegno sociale: queste le motivazioni dell’attestato consegnato all’ex pugile Antonio “Tonino” Del Sole a Castelvolturno dal Delegato Provinciale Coni Michele De Simone, accompagnato dai dirigenti sportivi Angelo Musone, olimpionico di Los Angeles di pugilato, Giuliano Petrungaro presidente del Panathlon Club Caserta-Terra di Lavoro e Lucio Bernardo Fiduciario Provinciale dell’Unione Stampa Sportiva Italiana.
Un riconoscimento meritato dall’ex boxeur al vertice nei pesi leggeri negli anni ’80, poi, appesi i guantoni al chiodo, divenuto chef di successo nei suoi noti locali sul litorale Domizio e da qualche tempo anche a Spoleto.
Ma di Tonino Del Sole è stato ricordato soprattutto l’impegno sociale nei confronti delle categorie più svantaggiate a cominciare dai detenuti, soprattutto i più giovani spediti da provvedimenti giudiziari nel carcere di Nisida.
In pratica, specie nei confronti di questi ultimi, Del Sole tra lezioni di sport e di gastronomia ha aiutato molti ragazzi a imboccare un virtuoso percorso di recupero in una storia di impegno sociale che somiglia molto alla fiction “Mare fuori”.
Un impegno che continua anche nei confronti degli ospiti di altri istituti penitenziari del territorio. Una vita quella di Tonino Del Sole sempre rivolta a perseguire l’inclusione e che lo vedrà promotore a fine anno di un progetto per il coinvolgimento nello sport e nelle attività gastronomiche di ragazzi svantaggiati dal punto di vista fisico e mentale.
In questa prospettiva l’ex pugile organizza ogni anno il Premio “La Tortuga d’Oro-Castelvolturno” nel corso del quale vengono premiate eccellenze del territorio, distintesi per iniziative dal forte impegno sociale.