Caserta (Alfredo Stella). La Casertana è tornata a sudare sotto lo sguardo attento di mister Cangelosi e del suo staff. La preparazione è ripresa nel pomeriggio di ieri a ritmo serrato, anche se il gruppo a disposizione dell’allenatore è alquanto scarno.
Reduci dal ritiro in Abruzzo i riconfermati della scorsa stagione: Soprano, Sena, Turchetta, Taurino, Matese e Casoli, i due under Galletta e Del Prete oltre ad un manipolo di ragazzi della juniores. La squadra va ancora costruita, anche se solo ufficialmente dopo il verdetto del Consiglio di Sato che si riunirà il prossimo 29 agosto.
Bisognerà ancora spettare, dunque, ma il Ds Degli Esposti non ha mai smesso in queste settimane di tessere i contatti con i procuratori di calciatori adeguati al progetto Casertana in C. L’attesa snerva, inutile nasconderlo anche perché da Reggio Calabria arrivano notizie confortanti in merito a ciò che sarà il verdetto del 29: ovvero la Reggina ripescata in B. Anche se la realtà sembra contraddire l’ingiustificato ottimismo che si legge sui media.
Solo ieri, infatti, dopo la precedente messa in mora della società da parte dei tesserati ancora sotto contratto, vista la situazione di assoluta criticità, gli stessi hanno deciso anche di astenersi dal lavoro.
Nel comunicato emesso si legge che “i calciatori professionisti, lo staff tecnico, inclusi i preparatori atletici della Reggina 1914 S.r.l., l’Associazione Italiana Calciatori e l’Associazione Italiana Allenatori di Calcio – si legge – manifestano la loro forte preoccupazione per la situazione della Società, ribadendo, sin da ora, l’astensione dalle prestazioni lavorative dei lavoratori coinvolti.
Da un lato, infatti, pur a fronte di formali atti di messa in mora, nelle forme previste dal vigente Accordo Collettivo, la Società ha, ancora oggi, omesso di corrispondere le retribuzioni fisse e variabili e le indennità contrattuali ai calciatori e allo staff tecnico, sin dallo scorso giugno 2023. Circostanza che rappresenta un caso isolato nell’ambito di tutte le serie professionistiche.
Dall’altro lato, decorso infruttuosamente il termine del 31 luglio 2023, l’intero staff tecnico non è stato regolarmente tesserato dalla Società e, pertanto, come previsto dai rispettivi vigenti Accordi Collettivi, risulta formalmente esonerato. Analogamente, alla data odierna, i campi da gioco in uso alla Reggina risultano inadeguati e non manutenuti, con gravissimi rischi per la salute sicurezza dei lavoratori sportivi”.
Oggettivamente, ora come ora, il nodo resta difficile da sciogliere sia a livello burocratico con le scadenze dei pagamenti non rispettate, che societario dove regna totale caos. Appare pertanto utopistico che il verdetto del Consiglio di Stato ribalti i due precedenti pareri negativi espressi dalla Covisoc, prima, e dal Tar, poi.
Non a caso il sindaco di Reggio Calabria pare sia stia movendo per reperire imprenditori che vogliano accollarsi l’onere di riaccendere la voglia di calcio in città ripartendo dalla Serie D. Un atto dovuto verso i tifosi e la storia Società che troverebbe disponibile anche la Federazione inserendo di fatto la Reggina in sovrannumero nel girone di pertinenza.