Caserta (Alfredo Stella). La Casertana guarda fuori dalla finestra e scorge in quel di Reggio Calabria il caos totale. Un rincorrersi di voci e di smentite affastellano la mente di istituzioni e tifosi reggini schiacciati da una situazione al limite del ridicolo.
Anche per questo pare che la scelta in queste ore si stia orientando verso una ripartenza pianificata dalla Serie D, strada che in passato hanno percorso molte altre società, Casertana compresa. Ricerca di imprenditori fidati e pianificazione del futuro e trasparenza sembrano essere, pertanto, i cardini sui quali l’amministrazione comunale dovrebbe improntare una nuova pagina del calcio a Reggio.
È al Sindaco, infatti, che spetta in base alle norne federali alle Norme Interne Organizzative Federali (art. 52, dedicato al Titolo Sportivo) prendere in mano la patata bollente. E nel caso specifico il supplente di Falcomatà, Paolo Brunetti.
Il forfait
E, dopo il grave forfait proprio di quest’ultimo all’appuntamento con la Commissione Controllo e Garanzia per inquadrare il futuro della società amaranto, ha indotto lo stesso presidente della Commissione presso il Comune di Reggio Calabria, Massimo Ripepi, a lanciare l’allarme: “La questione è urgente – ha esordito – e deve essere trattata, al massimo, domani. Noi vogliamo sapere cosa state facendo ufficialmente. Qui siamo in Commissione, nel Consiglio Comunale, è una seduta solenne dove il Sindaco relaziona ai consiglieri comunali e alla città rispetto ad una cosa così importante come la Reggina.
Sono dispiaciuto per l’assenza di Brunetti ma sono convinto che domani ci sarà, è fondamentale partecipare al consiglio comunale, qui si parla al popolo reggino, non c’è un’assise più alta, solo se ti chiama il Presidente della Repubblica o il Ministro dell’Interno puoi mancare. Sono sicuro che Paolo verrà, altrimenti la riterrò una cosa molto grave, perché questa è una seduta pubblica. E’ un momento importante e delicato, la Reggina è fondamentale per l’immagine e l’economia della città”.
Lo sfogo
Preoccupazione e rabbia trapelano in maniera inconfutabile dalle parole di Ripepi che ha poi aggiunto: “Siamo tutti in trepidazione perché ci sono passaggi che ancora non sono chiari alla maggior parte dei cittadini, le sedi istituzionali sono tali perché sono solenni e volte a rendere i processi trasparenti, dando così la sicurezza della stessa azione. Io domani – ha continuato – convocherò anche Carmelo Versace che è anche consigliere comunale, affinché possa trasferire pubblicamente quello che lui sta facendo come sindaco metropolitano con alcune dichiarazioni così, che sembrano voler annullare l’uno quelle dell’altro.
Se anche domani il Sindaco non viene, sarebbe gravissimo. E i dubbi che io già ho, diventerebbero molto di più. Purtroppo abbiamo passato un periodo di transizione in cui nessuno ha parlato, dalla giustizia sportiva fino al TAR nessuno ha detto una parola e questo è molto grave. Ora vogliamo sapere gli atti, le cordate, la credibilità. Qui c’è un problema di cordate, è vero che l’amministrazione non può entrare nella trattativa tra soci privati, ma ieri Brunetti sconfessando sé stesso ha detto che noi istituzioni dobbiamo garantire che non ci siano nuovi pacchi che ci arrivano“.
Attesa snervante
In tale incertezza una cosa appare certa: la Casertana sta pagando dazio in termini organizzativi ed emozionali per una questione ad essa totalmente estranea. Sarebbe potuto bastare solo un po’ di buon senso dalle parti dello Stretto per capire che le sabbie mobili in cui è finita la società amaranto sono difficilmente superabili.
Attendere, pertanto, appare l’unica cosa da fare per i tifosi casertani con la speranza che al più presto si chiuda definitivamente un capitolo della vita della Casertana a dir poco snervante.