Consiglio di Stato: Casertana con la C in tasca

Caserta (Alfredo Stella). Le sensazioni al termine del Consiglio di Stato lasciano presagire la bocciatura di Reggina e Lecco che andrebbero fuor i dai professionisti, e il ripescaggio di Brescia e Perugia in B, ma il Foggia non demorde e rivendica anch’esso un posto in cadetteria. Comunque vada la Casertana torna tra i professionisti.

UMORE NERO

E dai rappresentanti della Reggina e del Lecco presenti a Palazzo Spada a Roma dove si è svolto il Consiglio di Stato le notizie non sembrano proprio rassicuranti. Unanime è apparso il giudizio dei giudici in merito alla ‘perentorietà non derogabile’ della scadenza al 20 giugno che entrambe le società, per diversi motivi, non hanno rispettato. Insomma sia la Reggina che il Lecco sarebbero fuori dal calcio professionistico. Secondo l’avvocato del Foggia, non ci sono dubbi: “Abbiamo puntato insieme al difensore del Perugia a sottolineare che il Lecco dovesse essere fuori per i termini perentori, questo fatto credo che l’abbiamo superato. Adesso il problema è capire la soluzione che adotterà il Consiglio, ci sono varie possibilità. Abbiamo messo per iscritto che il format della B è a 22 e la deroga per le 20 squadre non è stata richiesta. Il Lecco è fuori, ha superato i termini perentori”. Mentre l’avvocato della Figc Giancarlo Viglione ha aggiunto: “La lettura che ci viene data dell’articolo 169 da parte della Reggina è una violazione degli obblighi degli adempimenti. Tutti dovevano rispettare la scadenza del 20 giugno. Punto”.

REGGINI PREOCCUPATI

Il delegato allo sport dell’amministrazione della città di Reggio Calabria, Giovanni Latella, apparso tutt’altro che tranquillo al termine del Consiglio di Stato, ha spiegato: “Bisognerà comunque aspettare la giornata di domani per avere la certezza della decisione, anche se le prime sensazioni non sono di particolare fiducia”.

A Latella ha fatto eco il sindaco f.f. della Città Metropolitana calabrese, Carmelo Versace: “E’ stata una udienza abbastanza dibattuta tra le parti coinvolte e purtroppo quello che è emerso in maniera significativa è il termine perentorio del 20 giugno. Da quello che ho sentito si è parlato solo di quello e dell’instabilità della nostra società a poter eventualmente proseguire in maniera tranquilla il prossimo campionato. Sentire gli avvocati del Brescia parlare della nostra società, non è stata una bella sensazione. Noi abbiamo aderito ad una legge di Stato e ci si è mossi in quella direzione. Spero – ha concluso – di avere percepito male quelle che sono state le mie sensazioni”.

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