Giudizio unanime: Casertana promossa a pieni voti

Caserta (Alfredo Stella). Promossa assicurata e ben oltre la sufficienza, è il giudizio unanime, scevro da condizionamenti emotivi, scaturito a mente fredda dalla prova disputata nel derby del Pinto. E contro una candidata, a ragion veduta, alla promozione finale. Tanti i fattori che sottolineano la positività della prestazione, viste le oggettive difficoltà in cui si è stato costretti ad operare.

L’INCERTEZZA

Innanzitutto è da sottolineare, per chi non lo sapesse, che la squadra è stata costruita in 4, 5 giorni, e solo all’inizio di questo mese, con tutto quanto comporta un tale slittamento di tempi e di lavoro. All’ombra della Reggia, in poche ore, sono giunti 14 calciatori di primo piano, con curriculum maturati sui campi anche di categoria superiore. Un lavoro certosino e di qualità operato da Alessandro Degli Esposti, una delle pedine, assieme all’allenatore Cangelosi, che il presidente D’Agostino ha fortemente voluto anche per quest’anno.

Il diesse rossoblù è stato costretto a lavorare un’intera estate, e a pieno regime in una situazione a dir poco anomala: fino al 30 di agosto, infatti, non era dato conoscere la categoria in cui la Casertana avrebbe militato per l’attuale stagione, causa la farraginosa procedura dei ripescaggi. Ciò ha condizionato, e non poco, le relative operazioni di mercato.

Poi, grazie ad un lavoro di equipe, in cui va inserito di diritto anche l’amministrazione comunale che ha reso lo Stadio Pinto a norma per la terza Serie, si è riusciti a raggiungere il tanto agognato salto di categoria. Un grazie doveroso, a questo punto, va alla squadra dello scorso anno che ha militato in Serie D, grazie alla quale si è raggiunta la terza posizione finale e vinto i play off, tassello indispensabile per aspirare al salto di categoria, seppur dalla porta di servizio.

IL LAVORO

Ovvio che, il ritorno in C, ha comportato entusiasmo e rinnovate aspettative intorno alla società e alla squadra affidata, come già precedentemente sottolineato, alla sapiente mano dell’ex zemaniano, Vincenzo Cangelosi. Allenatore di eccezionale conoscenza calcistica, nonché di grandi doti umane, lo scorso anno, a campionato in corso, ha saputo raccogliere i cocci di una squadra allo sbando infondendole una nuova e rigogliosa fisionomia. Anche quest’anno lo attende un compito altrettanto arduo: assemblare, sempre in tempi relativamente brevi, i tanti calciatori messigli a diposizione da poco più di una settimana, per renderla omogenea grazie ai suoi dettami di gioco. E quanto visto domenica sera, lascia ben sperare.

LA SQUADRA

Esaminando quanto espresso in campo nel derby contro il Benevento, si è notata la grande disponibilità dei calciatori al sacrificio. Seppur privi quasi del tutto degli schemi che nelle prossime settimane andranno ad assimilare, tutti i componenti in campo hanno mostrato grande predisposizione alla causa.

Partendo dalla difesa: un’ottima sensazione l’ha rilasciata Venturi, portiere di comprovata esperienza, di sicuro il valore aggiunto di quest’anno. Bene anche tutto il pacchetto difensivo, sia dei centrali che dei laterali capaci, questi ultimi, di garantire anche una sufficiente spinta sulle fasce di competenza.

Ottimo il lavoro del centrocampo che ha saputo costruire e nel contempo tamponare le iniziative avversarie. Lo stesso dicasi del reparto offensivo che, oltre a creare qualche serio grattacapo al Paleari, si è mostrato capace di ripiegare nei momenti di maggiore difficoltà. Difficoltà palesata nella seconda parte della ripresa quando le forze sono venute meno. In tutto questo, ha giocato la capacità del tecnico di preparare la gara con i risicati mezzi temporali a disposizione.

Insomma una buona Casertana che, al di là dei soliti detrattori, che in città non sono mai mancati, merita, di diritto la promozione a pieni voti.

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