Caserta (Alfredo Stella). Ancore poche ore e sarà derby. Riflettori del Pinto accesi su Casertana-Avellino, dal match dagli antichi e dal rispetto reciproco tra le due tifoserie.
Il gemellaggio che lega le due curve darà vita ad una serata di vero sport sugli spalti. Ma in campo sarà comunque battaglia. I tre punti in palio occorrono ad entrambe le squadre. Inutile dire che vincendo i rossoblù farebbero un importante balzo in avanti superando in classifica gli stessi cugini avellinesi.
Una partita carica di aspettative, dunque, sul fronte rossoblù, pur consapevoli della oggettiva forza dell’avversario. Si prevede un ulteriore sold out con uno stadio stracolmo: “Giocare davanti ad un pubblico così mette ulteriori stimoli – ha esordito Cangelosi – così come è stato nel derby contro il Benevento. Dopo sette giornate – ha aggiunto – mi aspetto un ulteriore passo avanti a livello di testa nel buttare il famoso cuore oltre l’ostacolo e una vittoria per dare una soddisfazione. Anche perché non possiamo fare sempre lo stesso discorso dei tre giorni: è normale che non mi aspetti grossi miglioramenti dal punto di vista del gioco essendo costretto a lavorare sulla singola partita. Ma se finora, considerando tutte le problematiche vissute abbiamo perso una sola gara non penso che sia un disastro, poi ognuno può pensare come crede”.
Poi Cangelosi si è soffermato sui moduli tattici: “Mi piace il 4-3-3 ma alle volte sono costretto a cambiare per dare maggiore equilibrio e più sicurezza alla squadra”.
Insomma stasera la Casertana dovrebbe schierarsi in campo con il suo modulo standard ma non si escludono cambiamenti in corso d’opera a seconda dell’andamento della gara.
E sull’Avellino ha aggiunto: “Squadra costruita per vincere il campionato, che fa della corsa la sua qualità ma non partiamo battuti. Le partite sono tutte complicate”.
Il derby di stasera con inizio alle 20.45 sarà arbitrato da Mario Perri di Roma 1. Primo assistente Mattia Regattieri di Finale Emilia; Secondo assistente Egidio Marchetti di Trento. Quarto ufficiale Domenico Leone di Barletta.