Follia foggiana al Pinto, ma la Casertana vince e sale al terzo posto: la condanna di Cangelosi

Caserta (Alfredo Stella). “Non sono immagini belle, purtroppo sono situazioni che capitano spesso”. Questo il commento dell’allenatore della Casertana a quanto accaduto sugli spalti: un vero e proprio inferno provocato dai tifosi del Foggia non appena giunti ad occupare la curva nord. Lancio di razzi nei confronti dei tifosi casertani culminato con l’invasione di campo di alcune unità foggiane e la risposta degli ultras di casa alle provocazioni. Per un bilancio di due feriti e un poliziotto ustionato.

“Le partite – ha continuato un Cangelosi amareggiato – dovrebbero essere un momento di festa e di sport, ma evidentemente non tutti la pensano così”. Poi la lente di ingrandimento si è spostata sull’aspetto meramente sportivo che ha evidenziato una Casertana pressoché perfetta nei primi quarantacinque minuti sciorinando un calcio di altissima qualità, concretizzato con due resti di pregevole fattura.

Ne è consapevole anche lo stesso allenatore rossoblù: “Nel primo tempo – ha detto – abbiamo fatto molto bene, avevamo le giuste distanze con buone ripartenze riuscendo a creare tanto. Nella ripresa non avevamo la stessa intensità dove credo abbia influito lo stare fermi per più di quaranta minuti ha influito sia a livello muscolare che di tensione emotiva”.

Una Casertana spumeggiante, la migliore, secondo il tecnico dalla sua venuta a Caserta: “Oggi forse è stata la migliora partita in assoluto, comprese quelle disputate lo scorso anno – ha sottolineato il mister – Ovvio che – ha aggiunto – lavorare settimanalmente premette una migliore conoscenza tra loro e di cosa io voglio che si faccia in campo. Ovviamente i risultati positivi portano entusiasmo e la squadra ha capito che può giocarsi qualcosa di importante anche se dobbiamo guardare di partita in partita per poi vedere più avanti dove possiamo davvero arrivare”.

E sull’impiego di Matese dal primo minuto, viste le assenze di Damian e Casoli nella zona nevralgica del campo ha spiegato: “Mattia lo conosco dall’anno scorso valutandolo come giocatore che può stare in un gruppo di questa categoria, ecco perché ho voluto tenerlo. La passata stagione ha vissuto un momento difficile per non aver totalmente recuperato da grave infortunio occorsogli a Messina. Sapevo però che quest’anno, con la preparazione completa ci sarebbe tornato utile, pertanto oggi non ho avuto alcun problema a schierarlo dal primo minuto”.

Archiviata la pratica sul campo, ora si attende il verdetto del Giudice sportivo. Bisognerà capire cosa si evincerà dal referto arbitrale e dagli organi competenti presenti ieri sera allo stadio.

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