Caserta (Alfredo Stella). Che la gara di Picerno fosse una trasferta da prendere con le molle, lo si sapeva. Del resto se a questo punto del campionato ci si avvale dei galloni di vicecapolista, non è per caso.
“Sapevo che il Picerno fosse una squadra forte e sa quello che fare: in certi tratti, mi ha ricordato il primo Foggia per ritmo, intensità e voglia di giocare e divertirsi”. Così ha esordito l’allenatore casertano, Vincenzo Cangelosi, in sala stampa nel commento alla gara.
In effetti quello visto ieri al Curcio è stato un Picerno che, lo si sapeva, non avrebbe lasciato nulla di intentato pur di accaparrarsi l’intera posta in palio, anche contro una forte Casertana.
Ed allora la strategia adottata da Cangelosi si è mostrata utile alla bisogna, con l’imperativo di non perdere, ancor prima di vincere, e portare a casa un punto tutt’altro che banale: “Ero a conoscenza del loro modo di giocare – ha aggiunto l’ex Zeman – soprattutto in casa. Ho preferito giocare così e non fare la partita rischiando invece di perdere. Credo sia più opportuno fare i complimenti al Picerno per quanto mostrato oggi. Sapevo che la partita si poteva mettere in un certo modo. Al termine ho sentito gente lamentarsi del catenaccio, ma è normale fare un certo tipo di partite se trovi un avversario che ti mette in difficoltà. Non siamo stati belli più per merito del Picerno che per demeriti nostri”.
Insomma dopo la divisione della posta bisogna saper guardare il bicchiere mezzo pieno, visto l’andamento della gara e dello spessore dell’avversario: “Bravi i ragazzi nel dimostrare ancora una volta capacità di soffrire – ha sottolineato ancora Cangelosi – Difficile giocare contro una squadra come il Picerno brava a dettare i propri ritmi: questo è il classico caso nel quale è meglio non perdere quando non si può vincere”.
Sin dai primi minuti, infatti, i padroni di casa hanno impresso un ritmo infernale nell’intento di aprire spazi nel muro eretto da Sciacca e compagni e trovare, così, il pertugio adatto per bucare Venturi. Quasi riuscendovi al 21’ del primo tempo con Santarcangelo ipnotizzato dal portiere ospite che ha provvidenzialmente respinto una palla diretta nel sacco. Azione propizia anche per la Casertana maturata all’82’ con il solito Curcio su cui è stato altrettanto bravo il portiere di casa, Marelli. Da non dimenticare un rigore sacrosanto negato a Montalto strattonato e messo giù in piena area avversaria ad una manciata di secondi dal 90’ su cui l’arbitro ha preferito sorvolare.
Pareggio tutto sommato giusto, dunque, tra due squadre che hanno mostrato di valere l’attuale posizione in classifica. Ora, a 180 minuti dal termine del girone di andata l’obiettivo resta quello di saper ottenere il massimo dai due incontri ancora a disposizione: Giugliano in casa e Sorrento fuori sul neutro di Potenza. Entrambe le gare imporranno i tifosi casertani di restare a casa per i noti fatti accaduti al Pinto la scorsa settimana contro il Foggia: “Senza tifosi, altro calcio – ha detto Cangelosi – ma dopo quello che è successo è normale subire queste sanzioni”.
Da stasera, intanto, da seguire su Sky il primo dei due match di altra classifica: allo Scida si incrociano le sorti di Crotone (quinto) e Juve Stabia (prima): palla al centro alle 18.30. Domani luci puntate sul Vigorito dove Benevento (quarto) e Avellino (sesto) dovranno mostrare di aver superato l’impasse vissuto nelle precedenti giornate.