Caserta (Alfredo Stella). Incassa la seconda sconfitta di fila la Casertana e perde l’imbattibilità esterna. Scavalcata in classifica da Crotone, Benevento e Avellino, ora la capolista Juve Stabia dista sette lunghezze. Questo in sintesi quanto accaduto al termine della ventiduesima giornata nel girone di pertinenza.
Ci si aspettava il riscatto dopo la brutta prova fornita in casa contro il Messina e, al di là del risultato che l’ha vista soccombere, i segnali di ripresa si sono visti. Certo, al termine di una partita giocata a buoni livelli, e contro un Benevento costruito per la vittoria finale, ritrovarsi con un pugno di mosche in mano, lascia l’amaro in bocca, ma tant’è. Al netto anche di un arbitraggio che ha lasciato molti dubbi: vedi il fallo su Tavernelli non sanzionato da cui è scaturito il gol di Berra che ha finito per decidere la gara. E tanti altri episodi che, sia dall’una che dall’altra parte hanno creato non poco malcontento.
Non le manda a dire Vincenzo Cangelosi in sala stampa al termine dell’incontro: il tecnico appare amareggiato per il risultato ma non per la prova fornita dai suoi ragazzi: “Dispiace – ha esordito – abbiamo fatto la partita che cercavamo. Ho avuto delle risposte che mi lasciano tranquillo per il futuro. Questa è una sconfitta che nasce da episodi. Una partita che abbiamo tranquillamente controllato contro una squadra che dichiaratamente è partita per vincere il campionato, ambizioni, ritengo a cui a questo punto anche noi possiamo aspirare”. Dichiarazioni esplosive a cui per la prima volta il tecnico casertano si è lasciato andare.
E, messo da parte il suo sistematico aplomb, ha deviato il discorso sull’arbitraggio: “Visto che piangono tutti – ha detto – questa volta voglio farlo anch’io: sia sull’azione del gol loro che sul rigore, le decisioni prese dell’arbitro sono state sbagliate. Sul calcio d’angolo loro, c’è stato un fallo netto su Tavernelli e, anche sul fallo di rigore, con un tiro destinato in porta, quell’azione necessitava di una sanzione diversa, non si può lasciarla andare così. Li considero degli errori gravi visto che era una partita equilibrata con due squadre che si stavano giocando qualcosa di importante”.
Poi una precisazione su quanto si sarebbe potuto fare e non si è fatto: “Dovevamo avere un po’ più di coraggio, andando più decisi, ma ci è mancata la convinzione per far male all’avversario”.
Insomma c’è ancora da lavorare per mettere a punto alcuni meccanismi di cui Cangelosi è consapevole. Ma una cosa appare fin troppo chiara: la Casertana dalla sconfitta di Benevento può solo recriminare su alcuni episodi, al netto di una gara disputata alla pari contro un avversario che in campagna acquisti ha speso mille volte in più per il raggiungimento di un obiettivo ambizioso e dichiarato senza mezzi termini.
Ora l’importante è ricavare quanto di buono la gara del Vigorito ha suggerito, per preparare al meglio il match di sabato contro il Latina, prima di due gare interne consecutive.