Caserta (Alfredo Stella). Diciamola tutta: la vittoria ad Alessandria nel match di andata contro una signora squadra come la Juventus Next Generation aveva alimentato fin troppe ambizioni di approdare ai quarti di finale. Ma la realtà ha fatto tornare con i piedi per terra. I torinesi sono giunti a Caserta ben convinti dei propri mezzi, già dalle prime frazioni di gioco hanno fatto intendere che quella nella città della Reggia sarebbe stata tutt’altro che una gita di piacere. E così è stato.
La qualità messa in campo dagli uomini di Brambilla sia sul piano tecnico che atletico ha lasciato pochi dubbi: i bianconeri hanno ampiamente meritato il passaggio del turno specie per quanto fatto vedere in un Pinto gremito al limite della capienza. Ma, al di là del risultato, quanto vissuto ieri è stata comunque una bella serata di calcio a coronamento di una stagione da incorniciare.
Ovvio che perdere non piace a nessuno, ma per onestà intellettuale bisogna riconoscere il giusto merito agli avversari che hanno saputo e voluto invertire il risultato dell’andata che li aveva visti soccombere grazie ad un gol di Curcio al 92’.
Ai ragazzi non si può rimproverare nulla. Anzi bisogna salutarli con un giusto e doveroso plauso per quanto mostrato in questa lunga e per certi versi anomala stagione. “Bisogna innanzitutto riconoscere la grossa qualità dei calciatori della Juventus – ha esordito mister Cangelosi in sala stampa – ma questo lo si sapeva. In avvio abbiamo fatto tanta fatica a trovare i giusti riferimenti, poi ci siamo aggiustati e nell’ultimo quarto del primo tempo abbiamo iniziato ad alzare la pressione.
Nella ripresa – ha aggiunto – quando siamo passati a quattro attaccanti siamo partiti bene, anzi abbiamo avuto due occasioni che non siamo riusciti a concretizzare. Il secondo ed il terzo gol, purtroppo, erano evitabili, ma fanno parte del calcio. Comunque abbiamo provato di tutto ma di fronte al 3-0 è normale che ci fossero delle ripercussioni dal punto di vista psicologico. I ragazzi hanno cercato di dare il massimo”.
Poi una breve disamina della stagione appena conclusa: “Analizzando il percorso non posso che essere soddisfatto – ha sottolineato – Nel girone di andata, per lunghi tratti, abbiamo giocato un buon calcio ed abbiamo fatto divertire. Poi c’è stato un inevitabile calo, aggravato anche dai tanti imprevisti. Poi ci siamo ripresi e abbiamo chiuso in una posizione importante di classifica. Chiaro che, lungo il cammino, tutti noi ci stavamo facendo la bocca, ma bisogna mettere in conto anche la qualità degli avversari. La cosa da cui bisogna ripartire e la passione che ho visto stasera nella gente”.
L’auspicio e che la società decida di continuare anche per il prossimo anno col tecnico Cangelosi e il diesse Degli Esposti: professionisti seri oltre che persone perbene, qualità che non sempre in questo ambiente si riescono a coniugare. Ad maiora.
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