Casertana in piena crisi: pareggio (ancora!) e rissa, ma ciò che preoccupa è il futuro

La crisi della Casertana: tra campo e società, il futuro è un incubo. E quella rissa col Giugliano lascia l’amaro in bocca

La Casertana sta vivendo uno dei momenti più bui della sua storia recente. Il pareggio contro il Giugliano (1-1), maturato al “Pinto” con un gol subito in pieno recupero, ha ulteriormente aggravato una situazione già critica.

La squadra è incapace di ritrovare il successo: 10 pareggi stagionali, gli ultimi 5 dei quali consecutivi, squadra che non vince da un mese e una società sempre più nel mirino delle contestazioni dei tifosi. Iori lancia il grido d’allarme: “Ci serve una punta”, ma la situazione sembra ben più complicata di così. Un quadro desolante, con tensioni che vanno ben oltre il rettangolo di gioco.

L’esultanza del calciatore del Giugliano sotto il settore dei tifosi di casa ha scatenato momenti di caos al “Pinto”. Tra risse sugli spalti e tensioni tra i dirigenti delle due squadre, l’atmosfera si è surriscaldata al punto da rendere il clima attorno alla squadra ancora più pesante. Episodi che, purtroppo, riflettono lo stato di nervosismo e insoddisfazione che attraversa l’intero ambiente rossoblù.

I numeri parlano chiaro: la Casertana non vince da oltre un mese. Il bilancio delle ultime dieci gare è impietoso, con sei pareggi, tre sconfitte e una sola vittoria, risalente al 21 ottobre contro la Cavese. Questo rendimento sta lasciando profonde cicatrici in un gruppo che appare sempre più spaesato e incapace di reagire, mentre la dirigenza sembra in difficoltà a gestire le pressioni che aumentano di giorno in giorno.

La contestazione a D’Agostino e il futuro sempre più incerto

Le critiche dei tifosi si sono intensificate, indirizzandosi in particolare verso il presidente Giuseppe D’Agostino. Fuori dallo stadio è comparso uno striscione emblematico: “Senza stadio, senza futuro”. Questo messaggio riassume la frustrazione per i ritardi legati al nuovo impianto, annunciato con grandi aspettative ma ora fermo per presunti problemi burocratici legati alle fideiussioni necessarie.

Durante la partita, altri striscioni e cori hanno ribadito il malcontento: “D’Agostino, ci senti? La Casertana siamo noi”. La tifoseria, storicamente appassionata e fedele, accusa il presidente di non garantire risultati né certezze per il futuro del club. La distanza tra società e tifosi non è mai stata così ampia, e l’insoddisfazione rischia di esplodere in maniera ancora più eclatante se non arriveranno risposte concrete.

Presidente D'Agostino Casertana
Il presidente D’Agostino è sempre più nel mirino dei tifosi (conferenza stampa) – casertanotizie.com

Tra una squadra in crisi e un progetto infrastrutturale che sembra arenato, il futuro della Casertana appare sempre più nebuloso. Il presidente D’Agostino, che si è detto disposto a farsi da parte, è chiamato a prendere decisioni rapide e incisive, sia sul piano sportivo che su quello societario, per evitare che la situazione degeneri ulteriormente. Una risposta chiara sul nuovo stadio e un’inversione di tendenza sul campo sono ormai imprescindibili per salvare una stagione che rischia di affondare.

La partita: Casertana-Giugliano 1-1, rammarico e beffa

Il derby contro il Giugliano ha offerto una sintesi perfetta della crisi attuale. Dopo un primo tempo vivace, in cui i falchetti hanno trovato il vantaggio al 22’ con una splendida punizione di Damian, la squadra ha cercato di gestire la gara senza correre grandi rischi. Tuttavia, la fragilità mentale e l’inefficacia sotto porta sono emerse nel secondo tempo.

L’occasione clamorosa sprecata da Proia, servito da Bakayoko a pochi passi dalla porta, ha rappresentato il preludio alla beffa. Nel secondo minuto di recupero, un magnifico tiro a giro di D’Agostino ha gelato i padroni di casa, fissando il risultato sull’1-1. Un pareggio che lascia tanto rammarico e amplifica il senso di impotenza di una squadra in crisi.

La Casertana, ora, è a un bivio: ritrovare unità e riprendere il cammino o rischiare di precipitare in una crisi ancora più profonda. I prossimi passi della società saranno decisivi per determinare il futuro del club.

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