Si è svolta ieri sera la riunione degli autotrasportatori Campani per discutere del momento nerissimo che sta mettendo in ginocchio l’intero comparto.
Tante sono le aziende che hanno partecipato all’assemblea e che hanno deciso all’unanimità la sospensione dei servizi a partire dal 12 marzo.
Una decisione inevitabile e ampiamente prevedibile dal momento in cui, il prosieguo dell’attività, a queste condizioni e con questi rincari esorbitanti, produrrebbe solo ulteriori indebitamenti da parte delle aziende.
Ad aprire i lavori è stato Antimo Caturano, Presidente Regionale Trasporto Unito – “Ringrazio i colleghi che questa sera sono presenti – ha dichiarato Caturano – e che con grande dedizione partecipano attivamente dimostrando serietà e senso di appartenenza nei confronti della categoria. Penso che la situazione sia chiara a tutti. Nonostante ciò, io non ho una posizione ma credo nella Sacralità dell’assemblea e mi comporterò secondo quanto decideremo questa sera, con spirito democratico e nel pieno rispetto della legge”.
A seguire, è stato il momento di Franceso Annunizata, Vice Segretario di Trasporto Unito – “Siamo imprenditori ma siamo anche uomini di associazione ed io credo tanto nell’associazionismo. Non bisogna fare tutta un’erba un fascio e la posizione di Trasportounito è notevolmente distante da quelle delle altre associazioni che hanno partecipato all’incontro con il Mims che ha prodotto un accordo che definirei assurdo e che non muove di una virgola le criticità dell’autotrasporto”.
Tanti altri sono stati gli interventi che hanno caratterizzato l’incontro. Si è discusso di tariffe, di committenza. Alla fine dei lavori è stato redatto un documento (Che pubblichiamo in calce) votato all’unanimità dall’assemblea. Lo stesso sarà trasmesso alle Istituzioni competenti attraverso il Segretario Generale di Trasportounito, Maurizio Longo.
RIUNIONE DEGLI IMPRENDITORI DELL’AUTOTRASPORTO MERCI DELLA CAMPANIA
Premesso che
– i costi di produzione dei servizi di trasporto, con particolare
riferimento al costo del carburante, sono diventati insostenibili;
– i costi d’esercizio non si riescono a ribaltare alla merce e alla committenza, perché la categoria è debole contrattualmente in quanto mancano regole certe e applicabili;
– la disposizione di legge in materia (comma 5, art. 83 bis, L. 133/2008), che prevede l’aumento del corrispettivo in presenza di variazioni del costo del carburante per almeno il 2%, non agisce perché, per come scritta, non è in grado di funzionare;
– gli interventi economici assunti del Governo, annunciati all’incontro del 24 febbraio scorso, per un valore di circa 80 milioni di euro, sono giudicati insufficienti;
– la promessa del Governo, annunciata nel medesimo incontro del 24 febbraio scorso, di avviare immediatamente un confronto per istruire regole a tutela dell’autotrasporto, sono state disattese;
– il costo contributivo e assistenziale del personale è diventato insostenibile;
Considerato che
– l’innalzamento dei costi del carburante è talmente eccessivo e compromette seriamente la tenuta finanziaria e quindi la sopravvivenza delle imprese;
– le regole a favore dell’autotrasporto italiano non sono applicabili, mentre sui pericolosi regolamenti comunitari, che destrutturano
ulteriormente il settore, non si sta discutendo;
– il settore risulta istituzionalmente abbandonato: sulla carenza degli
autisti, sui costi amministrativi e sulle procedure burocratiche in continuo peggioramento, sui disorganizzati uffici della motorizzazione civili per le revisioni;
Decidono che
– da sabato 12 marzo le imprese di autotrasporto spontaneamente non
sposteranno i propri mezzi fino a quando non si ripristineranno le
condizioni, economiche e normative in grado di evitare l’indebitamento delle
imprese di autotrasporto;
– si chiede all’organizzazione di rappresentanza categoriale,
Trasportounito, di trasmettere il presente documento alle Istituzioni
competenti e di attivare tutte le procedure possibili affinché Esse nei
prossimi giorni producano immediatamente strumenti e regole a sostegno del
settore.
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