Se non ci sono idee per Halloween, questo paese fantasma della Campania è perfetto per una notte da paura: è assolutamente da visitare.
Con l’arrivo di Halloween, sono tantissime quelle persone che preferiscono organizzare qualcosa di ‘spaventoso’. C’è chi, ad esempio, adora le feste in maschera e studia nei minimi dettagli il costume da indossare. E chi, invece, preferisce andare alla ricerca di quei posti che mettono paura.
A dispetto di quanto in molti possano pensare, in Campania esiste un paese, definito ‘fantasma’, perfetto da visitare durante la notte di Halloween. Fondata numerosissimi anni fa, la cittadina attualmente è completamente disabitata, eppure continua ad essere meta di tantissimi turisti.
Seppure, infatti, non ci sia nessuno ad abitarci, questo paesino conta tantissime attrazioni turistiche, che nessuno dovrebbe mai perdersi. Si tratta, da come si può chiaramente comprendere, di un vero e proprio viaggio nella storia, che permette di vivere i tempi d’oro del paesino.
Qualora, quindi, si avesse intenzione di organizzare una gita fuori porta per Halloween, non può assolutamente non essere presa in considerazione il borgo San Saverino di Centola, in provincia di Salerno. Scopriamo, allora, tutto quello che c’è da sapere e quello che potrebbe essere visitato.
Cosa fare a San Severino di Centola: il borgo fantasma della Campania
Fondato tra il X e l’XI secolo, il borgo di San Severino di Centola è legata alla famiglia Sanseverino, tra le più ricche e famose della provincia di Salerno. Dopo i primi anni di splendore, il paese conobbe un periodo nero a causa della peste del ‘600, che decimò di gran lunga la popolazione, per poi ritornare in auge ad inizio ‘800. Il declinò, però, è arrivato definitivamente nel XIX secolo quando, con la costruzione ferroviaria Centola-Palinuro-Marina di Camerota, gli abitanti hanno definitivamente lasciato il paese.
Ad oggi, San Severino è completamente disabitato, eppure si può continuare a visitare, soprattutto alcune strutture:
- Il Castello, il primo edificio ad essere costruito, di cui ad oggi è possibile vedere alcune parti dell’abside, della cappella palatina e della navata;
- Il Palazzo baronale, risalente al ‘400, che si snoda su ben 3 piani non comunicanti;
- La Torre Longabarda, edificata per tenere sotto controllo il punto di accesso per la Gola del diavolo e la Baia di Molpa;
- Chiesa di Santa Nicola e di Santa Maria degli Angeli, di cui ovviamente sono visibili alcune parti;
- Museo Casa dell’Emigrante Cilentano, che rappresenta un tributo a coloro che hanno trovato lavoro nelle miniere di carbone in Pennsylvania.