Quali sono gli interventi dell’esecutivo per contrastare il fenomeno delle keybox. Affitti brevi al centro del dibattito.
Il turismo di massa soprattutto nelle grandi città d’arte, se da un lato comporta maggiori entroiti per le strutture d’accoglienza locate sui grandi portali di settore, dall’altra causa molti disagi per i residenti. Aumento delle locazioni, incremento del traffico, maggiore produzione di spazzatura gli effetti immediati sempre meno tollerati da cittadini esasperati. Uno dei simboli dell’overtourism sono le keybox utilizzate per i self check-in degli affitti brevi in appartamenti per turisti.
Le scatole in questione che si aprono solo con una combinazione, spuntano ovunque nei centri storici delle città lungo le strade, vicino ai portoni, attaccate a pali e lampioni. La presenza delle keybox è così massiccia da spingere le autorità locali a interventi per contrastare il fenomeno. Lo stesso ministro del turismo Santanchè ha preso posizione contro questo abuso.
Le keybox, oltre i problemi estetici, creano disagi legati alla sicurezza dei condomini. Lo stesso ministro del turismo riconosce che le cassettini per i turisti stanno snaturando i volti delle città e soprattutto determinano problemi di controllo e di sicurezza per la mancanza di verifiche dell’identità degli ospiti.
La legge attuale prevede che, in caso di locazione breve sotto i 30 giorni, il proprietario o gestore dell’immobili comunichi alle autorità le generalità degli ospiti entro 24 ore dal loro arrivo nella struttura, mediante il portale della Polizia di Stato, Alloggiati web. Ma con le keybox verificare la corrispondenza tra identità dichiarate e documenti personali di chi entra nella struttura è impossibile.
In altre parole dopo aver ottenuto il codice d’ingresso, chiunque può accedere alla struttura. Questo in contrasto con le normative esistenti nel Paese. Questa situazione determina le proteste dei residenti nei condomini dove i controlli sugli ospiti sono ormai ridotti al lumicino. Il fenomeno delle keybox è il simbolo quindi dell’overtourism, tanto da determinare la reazione contro la cassettine che vengono coperte con nastro adesivo o addirittura divelte come è successo in varie occasioni.
Le discussioni sulle keybox e sulla limitazione del loro uso nelle zone esterne di pubblico accesso non è quindi solo un problema di decoro urbano, ma di sicurezza. La questione si lega alle regole sugli affitti brevi, con la scelta di uniformare il Codice identificativo nazionale per le locazioni turistiche, da esporre all’esterno della struttura ricettiva. Comunque quello delle keybox è solo uno dei problemi connessi al turismo di massa e sicuramente ci saranno sviluppi.
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