Caserta: il Console generale dell’Ucraina Kovalenko in visita al Dipartimento di Scienze Politiche della Vanvitelli

Caserta. Il Console generale dell’Ucraina a Napoli, Maksym Kovalenko, nella mattinata odierna, è stato in visita istituzionale al dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi “Luigi Vanvitelli”, con sede a Caserta.

Ad accoglierlo il direttore di Scienze Politiche, Francesco Eriberto d’Ippolito, che, nel novero delle relazioni istituzionali, anche sul piano internazionale, che il dipartimento mette in campo durante l’anno, ha favorito l’incontro con il massimo rappresentante diplomatico di Kiev nel Meridione d’Italia.

Nel corso dell’incontro, si è discusso delle opportunità e delle azioni comuni da promuovere per rafforzare i rapporti e, soprattutto, gli scambi culturali tra il dipartimento di Scienze Politiche e lo Stato Ucraino, con ampia convergenza tra Kowalenko e d’Ippolito anche sulla necessità di future iniziative di confronto sul tema del conflitto e sulle prospettive future di una sinergia istituzionale.

Il Console ha precisato, a tal proposito, che spesso in Italia si parla di conflitto russo-ucraino ma che, in realtà, è più corretto distinguere il conflitto tra questi due Stati, che dura da ormai 3/400 anni, dalla recente guerra che, invece, è stata provocata dall’aggressione voluta dal governo russo e dal presidente Putin nel 2022.

Il direttore di Scienze Politiche, d’Ippolito, ha manifestato la più ampia disponibilità dei docenti del dipartimento per favorire la ripresa delle relazioni culturali e scientifiche, oltre che la più ampia collaborazione nei processi di ricostruzione che, si spera nel più breve tempo, consentiranno di sostituire le macerie di una guerra inaccettabile.

Il Console Kovalenko ha, quindi, incontrato docenti e studenti universitari per un confronto sulla situazione economica, sociale e culturale attuale del Paese a seguito dell’invasione russa, ribadendo la ferma intenzione dell’Ucraina di completare il processo di adesione all’Unione Europea e alla NATO, così da rendere effettivo il percorso di integrazione politica e militare con il vecchio Continente e con l’intero Occidente.

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